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Attentato a Dacca, parla la comunità bengalese di Milano: “L’Isis non c’entra. C’è dietro il regime”

Crediamo fermamente che l’Isis non c’entra nulla negli attentati di Dacca. Riteniamo che il nostro governo debba fornire maggiori spiegazioni, anzi abbiamo forti sospetti proprio su certi apparati governativi”. Così i rappresentanti del Bangladesh national party in Italia, che a Milano sono a capo dell’Associazione della comunità dei bengalesi della Lombardia. Li incontriamo in un ristorante indiano di vai Benedetto Marcello, a due passi dalla Stazione Centrale. Il Bnp è un movimento nazionalista di impronta islamica, attualmente all’opposizione nel paese teatro dell’attentato costato la vita a nove nostri connazionali. Il governo dello stato asiatico accusa il movimento di essere vicino all’estremismo jihadista come Jamaat e islami. “E’ vero – conferma Abdullah Al Mamun, presidente dell’associazione – noi siamo alleati con quel gruppo, che però non è mai stato bandito o considerato fuori legge. Se fosse composto da terroristi perché consentirgli di fare politica alla luce del sole?”. I bengalesi meneghini chiedono alle autorità internazionali di cercare la verità sui fatti di Dacca: “Troppe cose non tornano. Il Bangladesh era sino a qualche anno fa un paese tranquillo, dove convivevano pacificamente diverse confessioni religiose. Perché oggi non è più così?”  di Fabio Abati