Politica

Matteo Renzi, 5 domande molto scomode al premier (che nessuno gli ha mai fatto)

Forse mai nella storia della nostra Repubblica un presidente del consiglio ha avuto il piacere di ascoltare un coro mediatico così intonato nel cantare le glorie governative. Una Repubblica che, se dovesse passare il referendum di ottobre, si trasformerebbe in sorta di Monarchia assoluta 2.0. Un ibrido dove il potere transiterebbe da un nominato all’altro in base alla volontà delle lobby. Del resto oramai dovrebbe essere chiaro che l’obiettivo è abbattere i pochi argini che tentano di contenere quel pensiero unico mercantilista che ha come fine ultimo di depauperare sempre più la democrazia e il potere degli Stati.

I costanti attacchi che sta subendo la carta costituzionale e i principi democratici in essa contenuti dovrebbero essere denunciati quotidianamente (come fa Il Fatto) da tutti i giornali, ma tranne questa eccezione il mainstream mediatico continua a elogiare le gesta del presidente del consiglio senza alcun mandato elettorale. Un presidente del consiglio a cui vorrei porgli delle domande che temo mai gli siano state rivolte.

1) Perché dopo 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e quasi 30 dal crollo dell’Urss siamo ancora nella Nato? Secondo Il Sipri di Stoccolma la nostra adesione alla Nato è quantificabile in 72 milioni di euro al giorno.  Con questi 72 milioni quanti pannelli solari potrebbero essere montati invece di sponsorizzare la lobby del petrolio responsabile dei cambiamenti climatici? Quante scuole potrebbero essere rese sicure? La questione della Nato è seria (per questo non se ne parla) invito a seguire questo mio video.

2) Nel 1981 in Italia si ebbe un celebre divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro. Prima di quella data allorquando i titoli di Stato messi in vendita dal Tesoro restavano invenduti la Banca d’Italia si impegnava ad acquistarli. Svolgeva un ruolo di “prestatore di ultima istanza” questo garantiva la vendita di tutti i titoli e di non far lievitare i tassi d’interesse. Dopo quel divorzio si perse una principale sovranità: quella monetaria. Quel divorzio segnò la fase iniziale del percorso che poi ci ha condotti all’euro, una moneta gestita da banchieri che senza alcun mandato democratico decidono se fare l’elemosina agli Stati. Dato che fu proprio a partire da quel divorzio che il debito pubblico iniziò a crescere, perché non pone il primo piano la questione di ripristinare una sovranità monetaria per il nostro Paese? E magari avere una vera banca pubblicata dato che in realtà la Banca d’Italia è quasi del tutto privata?

3) A lei che è cristiano come me e che (a differenza di me) è stato un bravo boy scout le domando: perché non lasciamo subito e del tutto l’Afghanistan? Cosa ci hanno fatto di male gli afgani? E’ stato informato che dall’inizio di questa guerra sono stati uccisi 220.000 civili? Perché non rispettiamo l’art. 11 della Costituzione? Lo sa che l’immigrazione deriva da queste guerre: Iraq, Siria, Libia e Afghanistan? A pensar male verrebbe da dire che forse da fedeli cagnolini degli Usa dobbiamo essere complici di crimini inauditi che sono finalizzati al controllo dell’oppio afgano. Oppio la cui produzione, durante il governo dei talebani, era drasticamente ridotta (90%) e poi durante la guerra cresciuta in maniera esponenziale fino a far diventare l’Afghanistan il maggiore produttore del mondo nonostante il paese sia pattugliato da migliaia di soldati. E poi oramai è noto che eliminando i talebani si potrebbe far passare quel gasdotto tanto importante. Inoltre non va dimenticato che questa guerra costa al popolo italiano quasi un milione di euro al giorno. Per quanto tempo ancora si combatteranno guerre pubbliche per gli interessi privati di pochi?

4) A proposito di guerra e indiscussa fedeltà agli Usa potrei sapere quante bombe atomiche statunitensi sono presenti sul nostro territorio nazionale? Perché se i cittadini hanno detto no al nucleare civile poi devono avere quello militare con tutto il rischio che ne consegue? Ha una scadenza il senso di riconoscenza nei confronti degli Usa per averci aiutato a liberare dai nazi fascisti? Possibile che non se ne sia mai discusso di tale questione? Perché ci sono sul nostro territorio più di 100 basi Usa che in parte i cittadini italiani ne pagano anche il mantenimento?

5) Ultima domanda. Il 12 e il 13 di giugno di 5 anni fa circa 27 milioni di italiane/i hanno detto un chiaro no all’acqua privata. Perché questa volta non rispetta la volontà popolare e rende pubblica l’acqua come fatto a Napoli invece di privatizzarla violando l’esito referendario? E’ davvero imbarazzante la sua idiosincrasia con il termine democrazia dato che non è mai stato votato neppure deputato ma si arroga il diritto di sfregiare la costituzione con un parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale.

Di domande scomode al presidente del consiglio se ne potrebbero rivolgere molte altre (a proposito: Come mai con la sua presidenza la vendita di armi italiane nel mondo è schizzata da 2,6 miliardi nel 2014 a ben 7,9 miliardi nel 2015? Ma a queste ed altre Renzi non può rispondere perché non rientrano nel copione scritto dai poteri forti che lui recita con tanta bravura. In ogni caso noi continueremo sempre a farle a lui ma anche a tutti gli altri che lo sostituiranno perché il popolo italiano non può essere ostaggio per sempre di mafie, massonerie, multinazionali, banchieri e industria degli armamenti e del petrolio.