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Crozza: “Europei e sciopero mezzi a Roma? Se Italia non viene eliminata presto, romani vanno a piedi fino al 10 luglio”

Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), calandosi nei panni del c.t. della Nazionale Italiana, Antonio Conte, colto con l’infortunio al setto nasale. Tornato nelle sue vesti, il comico commenta: “Ieri per la Nazionale tutta l’Italia si è fermata. Soprattutto Roma: i sindacati hanno indetto uno sciopero dei mezzi pubblici proprio durante la partita. Diciamo che l’Italia, al momento, è forte in attacco, ma un po’ meno in Atac. Quando in campo è entrato Immobile nel secondo tempo, i pendolari romani hanno commentato: ‘Veramente noi eravamo immobili anche nel primo’. Se l’Italia non viene eliminata presto, i romani rischiano di andare a piedi fino alla finale del 10 luglio. Per loro più che gli Europei sono gli Eur-a-piedi. Ma se per gli Europei, a Roma si ferma tutto, con le Olimpiadi cosa potrebbe succedere?” . E aggiunge: “Olimpiadi di Roma? La Raggi non le vuole, ma Totti sì. Il ballottaggio ormai è tra questi due qui. Ci sarebbe anche Giachetti, ma sono i dettagli per feticisti della politica. Due giorni fa c’è stato l’atteso confronto tra Raggi e Giachetti dalla Annunziata. I romani si sono fatti un’idea chiarissima: come sindaco Lucia Annunziata è perfetta. La Raggi comunque ha riconosciuto l’onestà di Giachetti: l’onestà di aver dichiarato qualche mese fa di non sentirsi in grado di fare il sindaco. Grande Raggi, fortissimi i 5 Stelle, che sono disposti a riconoscere l’onestà di qualcuno solo quando diventa un modo per dargli dello stronzo”. Crozza poi imita Luca Cordero di Montezemolo (“Vorrei tanto fare il presidente della Funivia di Roma”) e si sofferma sul ballottaggio tra Sala e Parisi a Milano: “E’ il ballottaggio tra Superman e Clark Kent: sono praticamente la stessa persona, solo che uno ha gli occhiali e l’altro no. Hanno, però, programmi molto diversi: per esempio, Sala vuole più sicurezza, Parisi vuole più sicurezza ma ha gli occhiali. Ci dev’essere una differenza tra Sala e Parisi. Ah si, uno è di destra, l’altro è di Renzi. Niente, sono identici”. Nel finale, Crozza si sofferma sul ballottaggio a Torino e sulle dichiarazioni del ministro Boschi: “Boschi dice che se vince Appendino, Torino perde 250 milioni del Governo,. Sembra un avvertimento vagamente minaccioso, eh