Cronaca Nera

Fortuna Loffredo, Raimondo Caputo tenta il suicidio in carcere: “Ha ingoiato una lametta da barba”

L'uomo su cui si concentrano le indagini sulla morte della piccola Chicca non è in pericolo di vita. Il direttore del penitenziario di Poggioreale ha più volte chiesto il trasferimento del detenuto in un'altra struttura

Tentato suicidio in carcere, a Poggioreale a Napoli, per Raimondo Caputo, l’uomo sospettato di aver abusato ripetutamente e ucciso la piccola Fortuna Loffredo. Ha tentato di ingerire una lametta da barba come conferma il direttore della casa circondariale Antonio Fullone. Curato dall’infermeria del penitenziario, non è in pericolo di vita.

I familiari dell’uomo, che erano andati in carcere per incontrarlo nell’orario visite, hanno dovuto rinunciare al colloquio dopo aver saputo che Caputo si trovava in infermeria e hanno lasciato il penitenziario dopo aver avuto rassicurazioni sulle sue condizioni.

Lo scorso 19 maggio anche la sua compagna, Marianna Fabozzi, detenuta nel carcere femminile di Pozzuoli, ha tentato di togliersi la vita dopo aver assistito all’incidente probatorio nel quale sono state ascoltate, ad Aversa, le sue tre figlie, che hanno confermato le accuse rivolte a Caputo in merito all’omicidio di Fortuna e alle continue violenze sessuali nei loro confronti e nei confronti della bambina uccisa il 24 giugno 2014 nel Parco Verde di Caivano.

Qualche settimana fa la direzione del carcere ha chiesto il trasferimento di Caputo in un’altra casa circondariale. Richiesta che anche il detenuto ha sollecitato più volte.