Calcio

Serie A, risultati e classifica 34° giornata. La Juve travolge la Lazio. La Roma rimonta con doppietta di Totti

La squadra, guidata da Allegri, consolida il primato e compie un altro passo decisivo verso lo scudetto. Sarà già scudetto se lunedì i bianconeri dovessero superare la Fiorentina e, nel posticipo, il Napoli non dovesse battere la Roma. Che ritrova il suo Capitano: Francesco Totti entra a quattro minuti dalla fine e segna due gol al Torino

A 39 anni Francesco Totti sa ancora essere decisivo. Già a Bergamo un suo gol aveva salvato la Roma dalla sconfitta, la vittoria contro il Torino è decisa addirittura da una sua doppietta firmata dopo una manciata di secondi dall’ingresso in campo, quando i giallorossi sembravano ormai avviati verso la sconfitta.

Il modo migliore per rispondere alle polemiche di inizio settimana e mandare un messaggio a Luciano Spalletti (che lo aveva nuovamente tenuto fuori per quasi tutta la gara) e la società. L’impresa del capitano giallorosso fa passare tutto il resto in secondo piano: la facile vittoria della Juventus sulla Lazio (il count-down per lo scudetto è cominciato), la sconfitta a Genova dell’Inter che dice definitivamente addio ai sogni di Champions. Anche i risultati in coda alla classifica, determinanti per la salvezza: il Frosinone crolla 5-1 a Verona contro il Chievo, penalizzato oltre misura dalle decisioni sfavorevoli dell’arbitro (due espulsioni severe ed un rigore contro), il Palermo strappa in casa un pareggio contro l’Atalanta, in attesa del Carpi impegnato giovedì sera a San Siro col Milan.

RISULTATI (TRA PARENTESI GLI ASSIST)

NAPOLI-BOLOGNA 6-0: 10′ e 35′ (r) Gabbiadini (Mertens), 58′, 80′, 88′ Mertens (El Kaddouri), 89′ David Lopez. Ammoniti: Mbaye, Diawara, Mounier (B).

SASSUOLO-SAMPDORIA 0-0. Ammoniti: Cannavaro, Pellegrini, Berardi, Sansone (Sas); Diakite, Ranocchia, Dodò, Krsticic (Sam). Espulsi: Ranocchia (Sam). Note: all’89’ Viviano (Sam) para un rigore a Berardi.

CHIEVO VERONA-FROSINONE 5-1: 6′ D. Ciofani (M. Ciofani), 36′ Floro Flores, 47′ Pellissier (r), 58′ Rigoni, 60′ Sardo, 80′ Pellissier (Pepe). Ammoniti: Sardo, Pinzi (C); Leali, M. Ciofani, Chibsah, Soddimo (F). Espulsi: Ajeti, Chibsah (F).

EMPOLI-HELLAS VERONA 1-0: 51′ Maccarone (Saponara). Ammoniti: Saponara (E); Bianchetti, Souprayen, Viviani, Wszolek (HV). Espulsi: Viviani (HV).

GENOA-INTER 1-0: 77′ De Maio. Ammoniti: Munoz (G); Brozovic, Medel (I).
I sogni di Champions dell’Inter di Roberto Mancini si spengono a Marassi. Quando comincia la partita l’Inter crede ancora nella rimonta al terzo posto, e infatti parte fortissimo. Il Genoa si salva due volte sulla linea, con Lamanna miracoloso su Perisic e Munoz provvidenziale su Icardi. Il vantaggio nerazzurro sarebbe più che meritato, ma non arriva. E così pian piano l’inerzia della gara scivola dall’altra parte. Già a fine primo tempo Handanovic ha il suo da fare in mischia, poi nella ripresa lo slancio offensivo nerazzurro si spegne minuto dopo minuto. Così quando manca un quarto d’ora alla fine sono proprio i padroni di casa a passare, con un’azione rocambolesca su angolo, conclusa dopo due sponde da De Maio. Mancini si gioca anche le carte Eder e Jovetic ma non c’è verso di raddrizzare una partita storta, completata dalla rimonta all’Olimpico della Roma. L’Inter ritorna a meno sette dal terzo posto e dice addio per un altro anno all’Europa che conta.

JUVENTUS-LAZIO 3-0: 39′ Mandzukic (Pogba), 52′ (r) e 64′ Dybala (Khedira). Ammoniti: Sturaro (J); Patric (L). Espulsi: Patric (L).
La Juventus ci mette quaranta minuti a piegare la diga della Lazio, con una zampata di Mandzukic su azione da calcio d’angolo. Ma già prima il match era stato tutto un monologo bianconero, con Marchetti bravo a murare Dybala a colpo sicuro, e Pogba molto meno a sprecare dal dischetto un’occasione ancor più semplice. Gli ospiti raramente si affacciano fuori dalla propria metà campo, e alla lunga un atteggiamento così rinunciatario è fatale. Specie contro la Juve straripante degli ultimi mesi. A inizio ripresa l’espulsione di Patric e il rigore di Dybala (entrambi un po’ generosi) chiudono una partita che però la Lazio non era mai stata in grado di aprire. Il tris sempre del talento argentino è quasi pleonastico, e serve più che altro a permettergli di portarsi al secondo posto nella classifica marcatori, alle spalle dell’inarrivabile Higuain. In quella del campionato, invece, la Juve torna a +9 sul Napoli: il conto alla rovescia per il quinto scudetto di fila è ufficialmente cominciato.

PALERMO-ATALANTA 2-2: 2′ Vazquez (r), 10′ Borriello (r), 56′ Paletta (Raimondi), 75′ Struna. Ammoniti: Struna, Jajalo, Chochev (P); Bellini, De Roon, Toloi (A).

ROMA-TORINO 3-2: 34′ Belotti (r), 65′ Manolas (Perotti), 81′ Martinez (B. Peres), 87′ e 89′ (r) Totti (Manolas). Ammoniti: Florenzi (R); Belotti, Padelli (T).
Totti passa 85 minuti in panchina, a vedere torvo la sua Roma arrancare in casa contro il Torino. Poi entra e ci mette una manciata di secondi a firmare le due reti con cui i giallorossi ribaltano e vincono la partita che vale una seria ipoteca sul terzo posto e la qualificazione in Champions League, vista la contemporanea sconfitta dell’Inter a Genova. In partenza Spalletti rinuncia sia a lui che a Dzeko per schierare il tridente leggero, ma la scelta non paga: il primo tempo è tutto di marca granata. Martinez per due volte mette paura a Szczesny, Belotti colpisce anche il palo dalla distanza. Le scorie delle polemiche del caso Totti e la paura di perdere il terzo posto si fanno sentire tutte, anche sugli spalti. Il gol al 35′ su rigore del “Gallo” (fallo di Manolas per un’ingenua ma evidente trattenuta) non è poi una sorpresa. Anche se dopo poco l’arbitro non punisce un mani in area piuttosto netto di Gaston Silva, e ad inizio ripresa di Gazzi. Di rigori ce ne sarebbero due, e l’atmosfera si innervosisce. I giallorossi si sbloccano grazie ad un colpo di testa su angolo di Manolas, ma poi nel momento migliore è ancora il Torino a colpire, approfittando del vero tallone d’Achille di questa Roma, i terzini: Florenzi a sinistra è fuori posizione, Maicon a destra dimentica completamente la marcatura e Martinez in tap-in fa 1-2. Sembra la fine di una partita storta, poi entra Totti e cambia tutto. E fa nulla che il rigore decisivo sia un’invenzione di Calvarese, in serata peggiore di quella della Roma.

UDINESE-FIORENTINA 2-1: 2′ Zapata (Bruno Fernandes), 23′ Zarate, 53′ Thereau (Widmer). Ammoniti: Adnan (U); Tomovic, Roncaglia, Badelj (F).

MILAN-CARPI (giovedì ore 20.45)

CLASSIFICA (*una gara in meno)
JUVENTUS 82
NAPOLI 73
ROMA 68
INTER 61
FIORENTINA 59
MILAN 52*
SASSUOLO 49
CHIEVO VERONA 48
LAZIO 48
GENOA 43
EMPOLI 42
TORINO 42
UDINESE 38
ATALANTA 38
SAMPDORIA 37
BOLOGNA 37
CARPI 31*
FROSINONE 30
PALERMO 29
HELLAS VERONA 22