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Università e ricchezza: la metà dei ‘Paperoni’ del mondo non ha una laurea

La ricerca, pubblicata dal Financial Times, compara i patrimoni dei self-made men più ricchi del mondo con i loro titoli di studio. E il fondatore di PayPal offre una borsa di studio che sa di provocazione: ai giovani che lasciano gli studi per lavorare 100.000 dollari

Solo la metà di loro ha discusso una tesi di laurea, il 5% una di dottorato e il 20% ha conseguito un master. Eppure sono tra gli uomini più ricchi del mondo. Sono i notissimi Bill Gates e Mark Zuckerberg, ma anche il fondatore di Ikea Ingvar Kamprad  e quello di Virgin Richard Branson. Che la gran parte dei self-made man più potenti della terra avesse abbandonato presto gli studi per realizzare la propria visione imprenditoriale è cosa nota, ma la provocazione ulteriore arriva dagli Stati Uniti, dove, in controtendenza rispetto alle rette universitarie in costante aumento, il fondatore del sistema di pagamento PayPal Peter Thiel ha messo a disposizione tramite la sua fondazione una borsa di studio da 100.000 dollari da destinare ai giovani che anziché “sedere in classe” preferiscono dedicarsi a costruire “qualcosa di nuovo”.

Il dato è rivelato dal Financial Times, che ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta dall’agenzia di marketing inglese Verve Search, che ha confrontato i dati sulla classifica dei “Paperoni” del mondo della rivista Forbes, con quelli relativi al loro livello di istruzione. Dati che comunque, evidenzia il quotidiano economico inglese, non intendono scoraggiare i giovani rispetto alla necessità di avere una buona istruzione che non serve certo “a diventare più ricchi, ma ad essere più preparati ad affrontare la vita”.