Politica

Giovanardi: “In Parlamento c’è lobby delle vittime degli incidenti stradali”

Lobby in Italia? Lo scopriamo dai giornali: Confindustria, la Cgil, la Coldiretti e le vittime degli incidenti stradali. Queste ultime fanno lobby in Parlamento e insistono per avere norme orientate in una certa maniera. E’ una lobby potentissima“. Sono le parole di Carlo Giovanardi, ex Ncd e ora aderente al gruppo Idea, nel corso di una intervista rilasciata a Ecg Regione, su Radio Cusano Campus. “Io considero la legge sull’omicidio stradale una legge perversa, sbagliata, bruttissima, che metterà in galera per anni e anni gente che non è né drogata, né ubriaca e che magari ha avuto la fatalità di un incidente, come la mamma che accompagna i bambini a scuola. E quella legge è stata frutto di una lobby potentissima, da un punto di vista mediatico. Ma poi la Coldiretti cosa ha fatto per 40 anni? E la Cgil cosa fa ogni giorno?“. Poi l’attacco al presidente del Consiglio: “Il caso Guidi è stato un gran polverone, in cui però Renzi dice che non sa cosa sono le lobby. Una lobby più grossa della sua non si è mai vista in Italia. Una lobby toscana di amici, parenti, conoscenti, gente che ha un contatto diretto con lui. Forse lui ha combattuto le lobby per avvantaggiarne una, solo la sua. Renzi e la Boschi” – continua – “sono apprendisti stregoni. Per la Cancellieri chiesero le dimissioni. Se la Boschi applicasse a se stessa i criteri che lei e Renzi vollero per la Cancellieri, si dovrebbe dimettere. E sia chiaro: questa vicenda non ha niente a che fare con il no alle trivelle“. Giovanardi si pronuncia, come’è rito, sulla morte di Stefano Cucchi: “Perché nessuno indaga e ha indagato sulle 18 volte in cui il povero Stefano Cucchi era stato massacrato di botte ed era finito al pronto soccorso con fratture pregresse e ferite provocate da quel mondo limaccioso dove faceva lo spacciatore? L’ultima volta 15 giorni prima dell’arresto lo hanno trovato davanti al San Camillo di Roma, massacrato di botte. E quando leggo sui giornali” – prosegue “che il caso Cucchi viene affiancato al caso Regeni, mi indigno e mi vergogno. Il povero Regeni, preso non si da chi, torturato e ucciso barbaramente. Vogliamo dire che i poliziotti e i carabinieri italiani si sono comportati nella stessa maniera? A sembra di essere dentro un teatrino dell’assurdo. Cucchi di attività faceva lo spacciatore, tra le altre cose neanche piccolino, ma di dimensioni piuttosto grosse“. Il parlamentare poi sul caso della morte di Giuseppe Uva e sull’annunciata candidatura di Ilaria Cucchi alle elezioni amministrative di Roma