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Omicidio stradale, dal 25 marzo è entrata in vigore la nuova legge

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il provvedimento è divenuto operativo proprio prima del grande esodo pasquale. Previste pene fino a 18 anni di reclusione e ritiro della patente per 30 anni

La legge sull’omicidio stradale è finalmente realtà. Pubblicata alle 20,30 del 24 marzo sulla Gazzetta Ufficiale, è entrata in vigore dopo la mezzanotte. Si tratta della legge n°41 del 23 marzo 2016, ed è significativo che un provvedimento così importante (e discusso da oltre 5 anni) sia operativo proprio dal venerdì che precede la Pasqua: per questi giorni di festa, infatti, milioni di autoveicoli affolleranno strade e autostrade italiane. “Tra le difficoltà“, spiega il presidente dell’Asaps (Associazione amici della polizia stradale) Giordano Biserni, “c’è l’applicazione delle nuove norme, mentre si è in attesa della circolare esplicativa del Ministero dell’Interno proprio in corrispondenza dell’esodo per il week end di Pasqua”.

Il testo prevede, ricordiamolo, l’introduzione di un nuovo reato. Che può essere posizionato a metà strada tra l’omicidio doloso e quello colposo: chiunque provochi la morte di una persona in seguito a comportamenti pericolosi alla guida, conducendo un veicolo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza, verrà condannato a una pena che va dagli 8 ai 12 anni di reclusione. Che diventano 18 in caso di aggravanti: fuga o omicidio di più persone.

Previsto anche il ritiro della patente: a seconda dei casi, la revoca del permesso di guida va da un minimo di 5 ad un massimo di 30 anni. A questo link è possibile entrare nel dettaglio di tutte le sanzioni previste, ma la parola d’ordine è sempre la stessa: prudenza. Ancor di più da oggi.