Televisione

Non è stato mio figlio, la fiction con Gabriel Garko fa venire voglia di prendere la tv a martellate

La solita invereconda vergogna televisiva, ma non è una notizia, non è più una novità per le fiction di Canale5 con Garko. E la prima puntata di Non è stato mio figlio perde lo scontro auditel con l'altra serie tv in onda ieri sera su RaiUno, Baciato dal Sole

C’era molta attesa, tra gli amanti della recitazione canina, per lo scontro diretto di martedì sera tra Baciato dal sole, la fiction di RaiUno con Guglielmo Scilla, e Non è stato mio figlio, all’esordio su Canale5 con il solito Gabriel Garko. Il primo dato incontrovertibile arriva dall’Auditel: Scilla batte Garko 3,5 milioni contro 3,3 (share 14,11% contro 12,93%). Un po’ a sorpresa, forse, anche considerando il fatto che le fiction di Garko possono contare su uno zoccolo duro di pubblico decisamente importante.

Basterebbe solo l’introduzione di Non è stato mio figlio a far cambiare canale, o addirittura a prendere il televisore a martellate. Un Garko spontaneo come uno svenimento in diretta di Maurizia Paradiso, introduce la famiglia protagonista della fiction. È Natale, nella ricca magione dei Geraldi, e sono tutti alle prese con albero, regali e tortellini. Poi, mentre tutto sembra felice e sereno, scendono le luci, la telecamera stringe su Garko e lui, espressivo come un dalmata di porcellana, introduce il dramma: “Qualcuno stava già tramando nell’ombra per rovinare la nostra famiglia. Ma io non glielo permetterò”. Se non lo avessimo già fatto sin troppe volte, citeremmo René Ferretti e il suo “Cagna maledetta!”. Fate finta che lo abbiamo fatto.

Di buono c’è che Garko per una volta non deve recitare in siciliano o in napoletano, ma può dare sfoggio della sua inflessione torinese, che nessun corso di dizione è riuscito o riuscirà mai a cancellare. La storiaccia è sempre la stessa: famiglia ricca, amorazzi, intrighi, segreti, ricatti e via cantando. È Garkolandia in tutto il suo splendore, ma stavolta l’asticella è spostata ancora più su: presunta relazione incestuosa tra zio e nipote (“Mi avevano impasticcata!”, urla lei al ricattatore) e suicidio di quest’ultima.

Il risultato è la solita invereconda vergogna televisiva, ma non è una notizia, non è più una novità per le fiction di Canale5 con Garko. Il commento più efficace è quello di Paolo Sutera su TvBlog.it, da condividere in toto: “E’ come se Modern Family incontrasse The Lady: c’è una famiglia allargata, composta da madre, figli, nipoti acquisiti ed uno zio piacione. C’è poi la tragedia: una delle nipoti si suicida, perché avrebbe avuto un rapporto incestuoso con lo zio in un locale ambiguo di ballerine, che regalano delle scene pienamente coerenti con la Playa Desnuda”.

Un “vorrei ma non posso” continuo (o un “non vorrei proprio”, come scrive Sutera?) che come sempre diverte i trashofili ma fa inorridire chi predilige prodotti seriali come Montalbano o Gomorra, senza nemmeno citare gli esempi virtuosi di produzioni internazionali lontane anni luce dagli standard generalisti italiani. Ecco spiegata, dunque, la sconfitta di Garko nello scontro diretto con Scilla. Tra due fiction, il pubblico televisivo evidentemente ha scelto la rassicurante RaiUno. Per abitudine, perché “Baciato dal sole” è già in onda da tempo e oseremmo dire per un fatto di qualità.

Ma il dato importante che viene fuori dallo scontro di ieri sera è un alto: sommando gli ascolti delle due fiction si raggiungono solo 6,8 milioni di spettatori e uno share del 27%. Poca roba, per le due ammiraglie generaliste. Buon segno per il pubblico televisivo italiano, che forse si sta rendendo conto che con il digitale terrestre (senza scomodare le reti pay) c’è una scelta ampia e variegata che può permettergli di snobbare le reti “tradizionali”.