Fatti a motore

Ford Driving Skills for Life, tornano i corsi di guida responsabile per i giovani

Confermate Milano e Roma, nel 2016 si aggiunge Palermo. In Europa entrano nel programma Finlandia e Polonia. Lo scopo è far sperimentare ai neopatentati i pericoli al volante, anche grazie a speciali tute che simulano ebbrezza e alterazione da stupefacenti

Con l’arrivo della primavera tornano anche i corsi gratuiti di guida responsabile Ford Driving Skills for Life, un programma che l’azienda americana porta avanti in tutto il mondo e da quattro anni anche in Europa, dove per il 2016 ha stanziato 2,9 milioni di euro.

Quest’anno l’iniziativa è stata estesa a Finlandia e Polonia, che si aggiungono ai già confermati Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Romania, Russia, Spagna e Turchia, oltre ovviamente all’Italia, dove le città selezionate sono Milano, Roma e Palermo. Da noi il progetto è partito nel 2013 è finora ha toccato Milano, Napoli, Pavia, Padova e Roma, coinvolgendo oltre 1.500 giovani nella fascia d’età 18-25 anni, i quali hanno potuto acquisire una maggiore consapevolezza sui rischi alla guida, imparando a evitare le distrazioni e apprendendo le prime manovre di gestione dell’auto in caso di emergenza.

A livello europeo saranno circa 7.000 i ragazzi partecipanti, a cui verranno insegnate la teoria e le tecniche di guida responsabile, per imparare a riconoscere le situazioni di pericolo, controllare il veicolo in condizioni di emergenza, evitare le distrazioni, gestire gli spazi e tenere sotto controllo la velocità.

Il programma, inoltre, prevede anche l’utilizzo di speciali tute che simulano lo stato di ebbrezza e quello di alterazione da stupefacenti. Così, con la “Drink Driving Suit” e la “Drug Driving Suit”, i ragazzi possono sperimentare, da sobri e in ambienti controllati, gli effetti di queste sostanze sui riflessi, sui sensi e sulla capacità sia di analizzare l’ambiente circostante, quando ci si trova al volante. Nelle scorse edizioni le selezioni avvenivano mediante canali come le università pubbliche o le scuole superiori, oltre che sul sito apposito.

Quello che è importante sottolineare, però, è che si tratta di un programma di “responsabilità sociale” pura. Non volto, quindi, a presentare offerte di carattere commerciale. E’ una differenza importante, perché in Italia esistono altre iniziative simili, ma al loro interno sono inserite anche offerte per l’acquisto delle auto o programmi di finanziamento personalizzati e spesso privilegiano anche il pubblico delle università private, che ha sicuramente una maggiore capacità di acquisto. Agli istruttori Ford, invece, è assolutamente proibito anche fornire informazioni sulle automobili utilizzate nei corsi, che non siano di carattere tecnico. Si tratta, dunque, di un’iniziativa da non sottovalutare, che può contribuire a prevenire i tanti incidenti in cui ogni anno incappano i neopatentati.