Piacere quotidiano

Interrail Scandinavia: Stoccolma e ultima tappa a Copenaghen

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Ci svegliamo nel silenziosissimo treno svedese quando all’arrivo a Stoccolma manca circa un’ora e ne approfittiamo per recarci nel vagone ristorante per una colazione a base do cioccolata calda e Kanelbulle, brioche alla cannella che avevamo avuto modo di scoprire a Göteborg, due settimane e qualche migliaio di chilometri prima.

Scesi dal treno sentiamo subito l’enorme differenza con i paesaggi e l’atmosfera lappone cui ci eravamo abituati negli ultimi giorni ma, piano piano, cominciamo a riabituarci alla presenza umana.

Dopo aver posato le nostre valigie cominciamo un primo giro alla scoperta della capitale svedese, percorrendo Vasagatan fino a raggiungere una piazza, attirati da numerose bancarelle e stand vari che finora eravamo abituati a vedere soltanto al chiuso. Qui c’è anche Hotorgsallen, mercato alimentare coperto, a riprova che siamo sempre in Scandinavia, al cui interno c’è solo l’imbarazzo della scelta tra prodotti della gastronomia svedese e del mondo intero. Come sempre, anche stavolta mi fido del fiuto infallibile del radar culinario che, scesi al piano interrato, si ferma da Kajsas fisk.

A giudicare dalla fila per servirsi e dai numerosi “autoctoni” presenti, il posto sembra promettere bene. La specialità è la zuppa di pesce e si rivela un’ottima e squisita scelta, al punto da fare il bis (gratuito).

Riscaldati e ricaricati, anche se la temperatura, che sfiora lo zero, è quasi troppo calda per chi come noi si era abituato ai meno trenta, ci dirigiamo verso il porto la cui superficie è a tratti ghiacciata, rendendo difficile la vita ai numerosi cigni presenti. Attraversiamo il ponte e allo stesso tempo l’isoletta Helgeandsholmen, il cui unico edificio è rappresentato dal Parlamento, e continuiamo verso il cuore della Gamla Stan, la città vecchia, sull’isola Stadsholmen con il Palazzo Reale e il cambio della guardia a darci il benvenuto.

Affascinati dalle antiche casette medievali dalle facciate colorate, ci perdiamo nei mille vicoletti per fermarci ad ammirare i palazzi dagli eleganti portoni e decorazioni murali.

Attraversiamo la piazza Stortorget, cuore della città medievale di Stoccolma e raggiungiamo nuovamente il porto per un giro in battello di un’ora nel golfo che ci consente di ammirare la città e i suoi dintorni da un prospettiva diversa e apprezzare i diversi stili di architettura, tra antico e moderno, che qui convivono nonché i famosi giardini reali, e, tornando, Junibacken, casa di Pippi Calzelunghe e il celebre Museo Vasa.

Scesi dal battello, passeggiamo sul lungomare Strandvagen proprio per raggiungere il Museo e una volta entrati, rimaniamo letteralmente a bocca aperta per ciò che si presenta ai nostri occhi. Il galeone è imponente e maestoso dall’alto dei suoi 52 metri non dimostra i suoi quasi quattrocento anni.

Colato a picco il 10 Agosto 1628, dopo appena mille metri in quello che doveva essere il suo primo viaggio, fu riportato a galla nel 1961 e da allora è conservato preziosamente in perfetto stato e con lui una serie di elementi decorativi della nave nonché alcuni dei suoi passeggeri, in cera, ricostruiti e impressionanti come al Museo Grevin.

Torniamo nel centro città, questa volta approfittando del comodo tram e ci incamminiamo verso il bordo del lago Malaren sul quale fa capolino lo Statdshus, il municipio, con la sua torre in mattoni rossi, dal quale si gode di un favoloso panorama sulla parte nord della città vecchia.

Prima di rientrare ci facciamo attirare nuovamente dal fascino della Gamla Stan e delle sue innumerevoli stradine, questa volta di sera, per poi fermarci da “Tradition” dove, un nome, una garanzia, gustiamo piatti tradizionali della cucina svedese.

Il giorno seguente è già ora di partire verso sud per l’ultima tappa del nostro InterRail scandinavo, che è stata anche la prima e ci permetterà di chiudere il cerchio: Copenaghen.

Arriviamo nella capitale danese nel primo pomeriggio e, anche se alla nostra terza visita qui, abbiamo ancora tanto da scoprire della città. Uscendo dai percorsi turistici più classici ci orientiamo verso nord per Norrebro e in particolare ci fermiamo su Jægersborggade, tranquilla ed elegante strada sulla quale è un susseguirsi di bar, tutti diversi gli uni dagli altri, boutique originali e dove c’è persino un laboratorio di torrefazione del caffè.

Tutto questo movimento ci comincia a far venire fame e, vista l’ora, attiviamo il GPS gastronomico che ci porta a due passi dalla stazione, nel quartiere Vesterbro.

L’enorme insegna rossa BOSCH visibile da lontano ci fa inizialmente pensare ad un errore del navigatore culinario. Quando però intravediamo i tavoli, il bar e la cucina siamo rassicurati e varchiamo l’ingresso di Biomio, Ristorante/Bistrot che serve pietanze rigorosamente biologiche.

Si conclude così, con un tocco di riguardo per il pianeta, in una delle città più sensibili e all’avanguardia in tema ambientale, il nostro Interrail scandinavo che in tre settimane, ci ha portato a visitare quattro paesi, dieci magnifiche destinazioni e prendere un gran numero di treni, uno più comodo dell’altro. Un viaggio lento e a bassissimo impatto di emissioni.

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