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Detrazioni 730, Entrate: “Niente bonus per sostituzione vasca. Tetto di 400 euro per le spese scolastiche”

Una circolare dell'Agenzia chiarisce che cosa cambia sul fronte degli sconti fiscali. Fuori le spese per il pedagogista, dentro quelle per ozonoterapia e mesoterapia. Nessun limite alla detraibilità delle erogazioni liberali agli istituti scolastici

Sì alla detrazione del 50% sull’acquisto di mobilielettrodomestici quando si fanno lavori di ristrutturazione straordinaria in casa. Niente sgravi invece per chi sostituisce la vecchia vasca da bagno con un’altra con sportello apribile o con un box doccia, nemmeno se l’intervento serve per ridurre le barriere architettoniche. A chiarirlo è una circolare dell’Agenzia delle Entrate sugli sconti fiscali riconosciuti a fronte di spese mediche e ristrutturazioni domestiche. Tra il resto, il documento spiega che la sostituzione della caldaia è ammessa alla detrazione del 50%, la stessa prevista per i mobili.

Sul fronte delle spese sanitarie, quelle sostenute per il pedagogista non si possono detrarre, così come sono escluse dal beneficio quelle per la cosiddetta terapia del sale (haloterapia), mentre si ha diritto alla detrazione del 19% per la mesoterapia e l’ozonoterapia se prescritte e effettuate da un medico come cura per una patologia. Quanto alle spese per la frequenza scolastica, possono essere detratte al 19% fino a un tetto di 400 euro per studente la tassa di iscrizione e le spese per la mensa. Detraibili senza limiti di importo le erogazioni liberali in favore degli istituti, tra cui contributi per l’acquisto di cartucce per le stampanti, piccoli lavori di manutenzione, acquisto di fotocopie per verifiche o approfondimenti.

Le Entrate hanno comunicato anche che c’è tempo fino al 21 marzo per opporsi all’utilizzo dei dati delle spese universitarie nel 730 precompilato. Per evitare che compaiano nella dichiarazione dei redditi dei familiari bisogna scaricare dal sito www.agenziaentrate.it il modello allegato al provvedimento del 19 febbraio scorso (comunicazioni all’anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese universitarie). Il modello compilato e sottoscritto, insieme alla copia di un documento di identità, andrà inviato via mail o fax all’Agenzia delle entrate.