Società

Cenere

Avvertimento: per sentire al meglio questo video dovete alzare il volume al massimo dato che ho avuto dei problemucci con il microfono della videocamera, poi risolti con acume e scaltrezza. Continua il mio percorso all’interno di questo sito giornalistico nel tentativo di valorizzare l’individuo e la poesia oltre la girandola delle notizie quotidiane. Per me c’è solo una vera notizia: siamo mortali. Non ho bisogno di sapere altro sul genere umano, è una notizia che mi colma, una notizia che rende superfluo tutto il resto. Siamo mortali, maledizione! Che benedizione! Fu mamma a dirmelo, a rivelarmi la mortalità. Stavamo passeggiando mano nella mano e chiesi alla mia dolce mammina : “Mamma, che cosa è la morte? “. E lei mi rispose che la morte è quando il respiro viene a mancare per sempre. Ci rimasi malissimo. Iniziai a guardare il cielo con diffidenza, e per la prima volta provai un senso di diffidenza anche verso mia madre. Sono certo che dentro di me elaborai questo pensiero: ma tu guarda in che casino mi ha messo la mia dolce mammina! L’idea di morire non mi piace per niente, amo troppo fare colazione! Ho poche certezze ma so che i cadaveri non zuppano i biscotti nel latte. Mi sembra una cosa atroce questa quiete forzata che impedisce all’uomo di fare colazione. Del resto anche l’idea di una vita eterna mi crea un senso di angoscia colossale. Quindi? Mi sento in trappola. Una trappola meravigliosa. Con le religioni non vado d’accordo, e l’unica reincarnazione che mi si addice è l’atto sessuale. Tutto sommato alle religioni e alle filosofie preferisco l’anagrafe, come diceva Flavio Costantini. L’anagrafe non ha altari e non ti costringe a metterti in ginocchio o a sperare in una vita dopo la morte, l’anagrafe al massimo ti fa mettere in coda davanti a uno sportello. E sono cose che si possono superare con la pazienza e un senso di civiltà che mai deve venire meno. Bene. Ricapitolando: sono mortale, mi piace fare colazione, verrà il giorno in cui non potrò più fare colazione, amo mia mamma anche se è l’origine della mia futura disfatta, e secondo voi devo perdere tempo dietro a Renzi? No, no, per me i biscotti sono molto più importanti di qualsiasi notizia. Vi devo confidare che leggo sempre di meno i quotidiani, leggo solo la vita.
E la vita ha una sola notizia, ed è questa: Riccardo, sei mortale. Maledizione! Che benedizione! Ora vado a fare colazione, anche se è pomeriggio. Vi lascio in compagnia di una poesia di Alfonso Gatto.

AFORISMA DEL GIORNO:
Era un inventore di sentimenti, molto successo ebbe la sua
felicità-scoscesa, anche l’abisso-carezza fu un successo
mondiale. Da anni stava lavorando al dolore-canguro, tutti
erano in attesa del dolore-canguro, ma morì prima di fare
il salto. Al suo funerale tutti si presentarono con l’ombrello-
lacrimale, un mini ombrello da mettere sotto gli occhi.