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Google, nel 2014 10,7 miliardi spostati alle Bermuda per evitare le tasse

La strategia fiscale è nota come "double Irish, Dutch Sandwich" e permette alla società di evitare di innescare le imposte Usa sull'utile o le ritenute europee, dove si realizzano la maggior parte dei ricavi del gruppo all’estero

Nelle isole Bermuda non è prevista alcuna imposta sull’utile aziendale. Sarà forse per questo motivo Google ha spostato 10,7 miliardi di euro attraverso i Paesi Bassi alle Bermuda nel 2014: un’operazione che ha permesso al gruppo di eludere una gran parte della sua imposta sul profitto all’estero. Dai conti di Google Netherlands Holdings, pubblicati il 18 febbraio, emerge infatti che il motore di ricerca ha trasferito quasi tutti i ricavi, principalmente royalties dalla filiale irlandese, la Google Ireland Holdings, derivati dall’attività di Mountain View fuori dagli Usa.

Questa strategia fiscale è nota come “double Irish, Dutch Sandwich” e permette a Google, ora controllata dalla holding Alphabet, di evitare di innescare le imposte Usa sull’utile o le ritenute europee, dove si realizzano la maggior parte dei ricavi del gruppo all’estero. Il meccanismo del “panino olandese” permette ad Alphabet di godere di un’aliquota fiscale di appena il 6% sui guadagni realizzati fuori dagli Stati Uniti.