Cinema

Carol, il ritratto superbo di un amore proibito

Penso sia questa la sensazione che prova un ateo dopo un’apparizione, perché Carol di Todd Haynes è un autentico miracolo e davanti a questa meraviglia immensa non si può che rimanere completamente senza fiato ad ammirare.

Questo film è un ritratto inebriante e infinitamente sorprendente di passione proibita, che ribolle di emozioni e desideri spesso inespressi ma che vengono sussurrati con la grazia, la delicatezza e la raffinatezza di chi conosce quell’eleganza innata dal fascino irresistibile. Si viaggerà in un road movie dell’anima con gli abiti colorati di un mélo, all’interno di una storia d’amore di un intelligenza suprema, di un equilibrio mozzafiato, disegnata in maniera squisita e che trova la sua sublimazione nelle ombre e nelle sfumature di due personaggi femminili interpretati con una tale bravura da non sembrare possibile.

Ed è il tocco unico di Haynes poi a rendere tutto questo una vera estasi per i sensi: trattiene i moti tumultuosi dell’ anima delle sue donne per accarezzarci con i loro riflessi, con i loro sguardi penetranti e magnetici, con gli sfioramenti delicatissimi delle loro mani e dei loro corpi, e finisce per inebriarci completamente riuscendo a farci respirare persino il profumo di questo film.

All’interno di questa girandola di sentimenti poi, arriva anche la sorpresa e il colpo di genio di questo grande regista, che è in grado di confinare le costrizioni sociali in una gabbia di forme e spiragli sempre perfetti e che trova nella sfocatura minuziosa delle immagini e delle luci, il modo più diretto per arrivare senza filtri al nostro cuore, restituendoci con un garbo infinito tutta la struggente delicatezza di un viversi umano e puro.

Sarei rimasto seduto sulla mia poltroncina davanti a quello schermo per giornate intere, ma purtroppo tutte le cose belle hanno un inizio e una fine, anche se magie come questa hanno quella capacità unica di muoversi nelle nostre pieghe intime più profonde e di arrivare in quel posticino speciale dove non esiste la parola fine e dove rimarranno per sempre segretamente e gelosamente custodite senza possibilità di essere dimenticate. Grazie Todd, grazie Cate, grazie Rooney.