Economia & Lobby

Salva banche, Zanetti: “Correntisti chiudono i conti? Errato, ora gli istituti sono solidi”

“Non esiste che si va a rimborsare con soldi pubblici situazioni di rischio che ciascuno si è assunto. Quel che conta è concentrare l’azione sull’aiuto di chi si trova in situazioni di reale indigenza senza pensare di poter coprire tutti a pioggia perché è ora di smetterla di pensare che i profitti sono privati mentre le perdite pubbliche“. Così al fattoquotidiano.it il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, sulla situazione dei correntisti delle banche oggetto del decreto del governo che hanno perso i loro risparmi. E sul fatto che alcuni di loro stiano trasferendo i loro risparmi in altre banche, per Zanetti è una mossa inutile: “Le quattro casse sono estremamente solide essendo state pulite di tutte le parti di sofferenza”. E mentre Paolo Tancredi, Deputato di Area Popolare (Udc-Ncd), a nome della maggioranza di governo, rivendica la bontà del provvedimento, per Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, “il governo è in stato confusionale. Non difende nessuno se non i propri amici, basti vedere Banca dell’Etruria. E’ inaccettabile, ora la creazione di un fondo pagato dai cittadini e dagli altri azionisti del sistema bancario, per giustificare le follie localistiche della dirigenza di queste quattro banche che magari sperperavano i loro soldi per finanziare le Feste dell’Unità o le clientele locali della sinistra. Renzi e Padoan devono dirci le responsabilità e chi le ha deve pagare. Non permetteremo – conclude Brunetta – che il premier giochi con le banche così come gioca con la Rai” di Manolo Lanaro