Cronaca

Milano, vigilante spara a ladro: condannato per tentato omicidio. Esclusa legittima difesa

Quattro anni e otto mesi di carcere, questa la pena inflitta dai giudici della decima sezione penale che hanno accolto l'ipotesi del pm Eugenio Fusco

Quattro anni e otto mesi di carcere. E’ questa la condanna per tentato omicidio inflitta dal Tribunale di Milano a un vigilante per aver sparato e ferito un ladro romeno che, assieme ad altri connazionali, stava cercando di rubare rame in uno stabilimento dismesso. I giudici hanno escluso la legittima difesa. La sentenza è stata emessa dalla decima sezione penale (presidente Gaetano La Rocca) che ha accolto l’ipotesi del pm Eugenio Fusco che ha qualificato il fatto come tentato omicidio, perché la guardia armata ha sparato mentre il ladro era in fuga.

La sentenza arriva a pochi giorni di distanza dall’uccisione di un ladro a Vaprio D’Adda, nel Milanese, dove il 64enne, Francesco Sicignano, ha sparato a un ragazzo di 22 anni albanese che si era introdotto nella sua abitazione. Il pensionato è indagato dai pm di Milano per omicidio volontario. Domenica, durante la trasmissione di Canale 5 Domenica Live condotta da Barbara D’Urso, ha dichiarato che avere un’arma dovrebbe essere un diritto e ha polemizzato duramente con il giornalista Piero Sansonetti: “Si trovi lei al posto mio di notte con uno vestito di nero che entra in casa sua. Che dovevo fare? Gli chiedo se vuole un caffè? L’articolo 2 della costituzione dice che che lo Stato deve garantire la proprietà privata, se non lo fa io che devo fare? Lei dice che l’ho preso al cuore, ma che ne sa? Ci sono indagini in corso”.