Società

Sanità, quando diventa business

Emiliano 675Faccio l’oculista alla San Camillo di Milano dal 1981 pur avendo prestato la mia opera anche in ospedali pubblici e privati accreditati. Ho sempre lavorato bene con i camilliani che hanno ovviamente una attenzione al guadagno, inteso più come riduzione degli sprechi, con un occhio ben spalancato ed attento alla sofferenza.

Da qualche anno hanno scelto di dare in gestione a laici, riuniti nella Fondazione Opera San Camillo, le loro strutture. Amministratore delegato è stato eletto Giancarlo Ruscitti che veniva da una lunga esperienza in campo sanitario in Regione Veneto nella giunta Galan dove è stato coinvolto in qualche indagine della magistratura in cui molti hanno già patteggiato.

È dei giorni scorsi la notizia della trattativa di vendita di uno dei fiori all’occhiello dei camilliani, la Casa di Cura S. Pio X di Milano, all’Humanitas di Rocca per le perdite di gestione accumulate principalmente da debiti con i fornitori.

Una Casa di Cura con un occhio verso il paziente forse diventerà sempre più privata in quel magico gioco di privatizzazione generalizzata della Sanità nazionale che vede nel controllo di alcuni esami prescritti dai medici, voluto dalla Lorenzin, lo spostamento naturale ed obbligato verso il privato per chi cerca salute.

Insomma l’ex amministratore delegato della Fondazione San Camillo continua a lasciare scie in sanità. Dal Veneto passa in Lombardia dove gestisce talmente bene la Fondazione da dover mettere in vendita le strutture.

Ora in questo suo cammino viene invece “premiato” e indicato da qualche giorno dal Presidente Michele Emiliano referente della sanità in Puglia. Ma è uno strano viaggio. Niente a che vedere con il passaggio da Veneto a Lombardia, che da anni vengono gestite dal duo Forza Italia-Lega.

A dirigere la Regione Puglia c’è un esponente del Pd, ex magistrato. Forse il nuovo Presidente della Regione Puglia, Emiliano ha bisogno di un oculista serio.