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De Tomaso, Gian Mario Rossignolo rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta

L'imprenditore è indagato per il fallimento della azienda torinese specializzata in auto di lusso. Andranno a processo anche il figlio Gianluca e altri sei imputati

Rinvio a giudizio per l’imprenditore Gian Mario Rossignolo. L’ex proprietario della De Tomaso è indagato per il fallimento dell’azienda torinese specializzata in vetture di lusso. Verranno processati anche il figlio Gianluca e altri sei imputati. Hanno invece patteggiato pene tra i 22 e i 24 mesi le altre tre persone coinvolte nel caso. Questo l’esito dell’udienza preliminare celebrata dal gup Alfredo Toppino. Tra i reati contestati  dal pm Vincenzo Pacileo ci sono la bancarotta fraudolenta, truffe ai danni di enti pubblici, false fidejussioni, riciclaggio e violazione della legge fallimentare. L’inchiesta era, infatti, partita da un’indagine sul presunto uso di 7,5 milioni di euro di finanziamenti pubblici per i corsi di formazione organizzati dalla De Tomaso, mai avviati. Il processo inizierà il 23 marzo 2016.

Il 28 aprile il marchio è stato comprato all’asta fallimentare dall’Ideal Team Ventures Limited, società che produce auto in Cina ma che ha la sede legale nelle isole vergini britanniche.