Fatti a motore

Volkswagen, richiamo entro poche settimane. Nencini: “I clienti non hanno nulla da temere”

Circa un milione di macchine potrebbero essere coinvolte in Italia. Ma il viceministro ai Trasporti precisa che le auto si possono usare e che gli eventuali responsabili di errori di omologazione sono i costruttori, non i clienti che sono "vittime di una truffa"

Partirà entro poche settimane il maxi richiamo del gruppo Volkswagen sugli 11 milioni di vetture con motori diesel dotate di centraline modificate per limitare le emissioni durante i test di omologazione. Lo ha annunciato un portavoce della società, anticipando che “i commercianti potranno essere più precisi a partire dalla prossima settimana”. I proprietari dei veicoli coinvolti dal maxi-richiamo gratuito – che sarà effettuato in collaborazione con le autorità nazionali – saranno informati per iscritto. I motori 1.6 e 2.0 TDI, Euro 5 (dunque non più in vendita sulle auto nuove), equipaggiavano diversi modelli di auto e veicoli commerciali dei marchi Volkswagen, Audi, Seat e Skoda.

In Italia, i motori diesel truccati dalla Volkswagen potrebbero essere circa un milione, stima il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini: “Le auto diesel vendute in Italia dal 2008 al 2015 da Volkswagen sono circa un milione. Sono in corso controlli per capire quante di queste siano state truccate”. I consumatori, però, possono stare tranquilli, almeno per ora: i motori col software “taroccato” non sono pericolosi né fuorilegge. A differenza di altri difetti scoperti negli Stati Uniti negli ultimi anni, che coinvolgevano altri colossi mondiali, questi turbodiesel non fanno male a nessuno, se non all’ambiente. Le auto possono circolare tranquillamente, e anche se dovesse in futuro essere contestata la non rispondenza delle emissioni a quelle richieste dalla Ue, o irregolarità nell’omologazione, la responsabilità resterebbe comunque a carico della Casa automobilistica. Anche il viceministro dei Trasporti ha ribadito oggi che i proprietari delle auto “sono vittime di una truffa“. Per i blocchi della circolazione o l’ingresso nelle ZTL, continua a fare fede la classificazione “Euro 5” che comprare sulla carta di circolazione.

In merito ad eventuali rivalse nei confronti della casa automobilistica, Nencini ha detto oggi: “Vedremo. Dipende anche dal comportamento della Volkswagen”. È possibile, visti i differenti livelli di NOx richiesti negli Usa e nella Ue che il programma non sia stato progettato per intervenire in Europa nei controlli sui banchi a rulli e che quindi le prove di omologazione siano a tutti gli effetti veritiere. Del resto negli Usa, dove un pò di chiarezza è già stata fatta, l’Epa ha dichiarato ufficialmente che le auto interessate “non sono pericolose, possono circolare normalmente e possono anche essere vendute”.