Cronaca

Buona scuola, la formula per assegnare le cattedre l’ha inventata un insegnante precario

Nel 2008 Paolo Fasce ha messo a punto l'algoritmo, basato sulla "teoria dei Giochi" di John Nash, con l'obiettivo di esaurire le graduatorie dei precari. Sette anni dopo ne rivendica la paternità ma prende le distanze dall'applicazione: "Disconosco le carenze"

Negli ultimi mesi l’algoritmo del Miur che ha assegnato le cattedre ai precari della scuola ha fatto discutere. Ma all’origine del meccanismo di distribuzione c’è proprio ex-precario della scuola. Si chiama Paolo Fasce, è professore di matematica di ruolo ma nel 2008, quando a guidare il ministero era Mariastella Gelmini, era un supplente. Attivo nel “Comitato precari Liguri”. E proprio in quanto precario si era messo in testa di trovare un modo per risolvere il problema delle graduatorie.

La soluzione, spiega in una lettera riportata da La Stampa, l’ha trovata usando alcuni concetti della teoria dei Giochi di John Nash. “Condensai la mia idea nella proposta scientifica per un veloce assorbimento delle graduatorie ad esaurimento, cavallo di battaglia del Comitato Precari Liguri della Scuola”. La proposta fu poi mandata, insieme ad altre, alla ministra, ai sindacati e ai partiti. L’obiettivo principale del professore di matematica era esaurire in modo rapido le graduatorie tenendo conto di domanda e offerta di posti e dei diritti acquisiti, ma prevedendo una mobilità tra province.

Sette anni dopo, il matematico ligure rivendica la paternità della proposta scientifica, ma oggi prende le distante dalla sua applicazione pratica nella riforma della “buona scuola“: “Se anche il seme è stato il mio, la sua implementazione è totalmente ministeriale e quindi disconosco le carenze. Ma il merito di aver avuto per primo l’idea mi va riconosciuto”.