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Calciomercato controcorrente: è il Torino il vero re della campagna acquisti

Torino Fc - Fiorentina

Né Juve, né Inter, né Roma, né Milan: è il Torino il vero re del mercato. Ragionando.

La Juventus dopo l’avvio horror in campionato è dovuta correre ai ripari rimpinguando il centrocampo tatticamente, ma anche e soprattutto dal punto di vista numerico, per rimediare agli inevitabili adii di Pirlo, Vidal e a causa delle defezioni stagionali di Marchisio, Asamoah e Khedira. Ecco quindi che sul gong sono arrivati il franco-gabonese Lemina (che festeggia il suo 22esimo compleanno in concomitanza col suo primo giorno da giocatore della Juve) e il buon Hernanes, che poco ha fatto vedere in quel di S.Siro con l’Inter, ma che spera, insieme alla Vecchia Signora, in un pronto rilancio già dalla gara casalinga contro i terribili ragazzi clivensi di Maran. Un totale di circa 130 mln spesi dalla dirigenza bianconera, compresi fra i tanti, anche gli acquisti di Dybala, Mandzukic, del talento U21 Rugani, Simone Zaza e il terzino Alex Sandro dal Porto. Tanta gente nuova.

Così come in casa Inter che, insieme alla Roma, è stata definita da molti addetti ai lavori, regina del mercato grazie anche all’effetto risultato delle prime uscite ufficiali. I nerazzurri sembrano rivivere la prima era morattiana: grappoli di giocatori per il Mancio, grazie anche ai sacrifici dell’ormai ex pupillo del popolo interista Kovacic, di Shaqiri e dello stesso Hernanes. Giovani ed esperienza che il tecnico jesino dovrà amalgamare in fretta per scongiurare il disastro economico che senza qualificazione Champions sarebbe inevitabile. Ma in casa Inter regna l’ottimismo perché Jovetic è già leader e il roboante neoacquisto Kondogbia sembra avere le carte in regola per diventare padrone del centrocampo nerazzurro nonostante i suoi 22 anni.

I giallorossi, invece, con Edin Dzeko, hanno finalmente trovato il centravanti che mancava da anni: fisico, tecnica e finalizazzione, supportati degli imprevedibili Salah e Iago Falque. Un attacco nuovo di pacca per ambire anche quest’anno al tricolore, assente dalla casacca giallorossa dal campionato 2000/’01, dall’era di Batistuta e Francesco Totti, oggi capitano serenamente seduto in panca al fianco di Rudi Garcia.

Spese folli anche per il Milan (circa 90 mln per finanziare i nuovi arrivi) che si assicura l’altro pilastro difensivo dell’U21 Alessio Romagnoli, prende Bertolacci dal Genoa e rifonda l’attacco con Bacca, Luiz Adriano e Balotelli, pronto a resettarsi e provare ancora una volta – forse davvero l’ultima – a ritornare Super Mario, tra lo scetticismo e il mal di pancia dei tifosi rossoneri che non hanno digerito ancora una volta le strategie di mercato dall’ad Galliani.

E poi c’è il Torino. Di certo non ambirà alle primissime posizioni in campionato, ma gli investimenti fatti dai granata per rinforzare l’organico al servizio del “maestro” Ventura, sono stati veramente significativi. Dopo la vendita ad inizio luglio dell’azzurro Darmian al Manchester Utd per 18 mln, la squadra del presidente Cairo ha messo a segno diversi colpi di mercato assicurandosi immediati rinforzi per la stagione in corso, ma anche per quelle future. La fascia destra è stata affidata al confermatissimo Bruno Peres (idolo della curva Maratona dopo la cavalcata-gol contro la Juventus scudettata dello scorso anno), ma a farlo rifiatare ci penserà uno dei maggiori prospetti italiani della fascia destra, vale a dire Davide Zappacosta, instancabile pendolino ex Atalanta, che proprio insieme a Darmian potrebbe monopolizzare la corsia destra della Nazionale Italiana per diversi anni. Contemporaneamente e sempre dalla squadra bergamasca è arrivato il centrale di centrocampo Daniele Baselli, inseguito per anni da mezza Serie A. Evidentemente nessuno credeva realmente nelle sue potenzialità, tranne che il Torino, disposto a sborsare quest’anno “solo” 4,5 mln per assicurarsi le sue prestazioni. Niente rispetto alle somme circolate durante questa finestra di calciomercato e niente rispetto alle risorse tecniche presenti e future di questo ragazzo. Un investimento ripagato praticamente dopo appena 2 giornate: intelligenza tattica e 2 gol in altrettante partite.

Mentre la conferma di Benassi alle buste (3,5 mln versati nelle tasche di Thohir) ha il sapore del grande affare vista la crescita esponenziale del nazionale e capitano dell’U21 ed ex primavera nerazzurro, l’acquisto di Belotti potrebbe rivelarsi il vero colpaccio: attaccante che difficilmente ha sbagliato quando è stato chiamato da Iachini a sostituire uno tra Dybala e Vasquez nello scorso campionato e che in U21 ha fatto registrare 1 gol ogni 122 minuti giocati. Insomma uno che la porta la vede, eccome. E con dei tutor come Maxi Lopez, Quagliarella e Amauri può solo crescere e migliorare. Infine e sempre in ottica futura, gli arrivi di Acquah, Obi (giocatori fisici ma anche tecnici) completano, insieme a quelli di Avelar e del 21enne franco-bosniaco Prcic, il pacchetto di innesti per la squadra di mister Ventura, che ricordiamo, è riuscita a trattenere il richiestissimo capitano Glik e la rivelazione dello scorso anno Maksimovic. Niente male e un plauso sincero al lavoro del ds Petrachi e di tutta la società granata.