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Madrid, la Borsa “caccia” i broker anziani: “Danno brutta immagine”. Ma loro lottano: “Davanti a telecamere apposta”

Sono piccoli risparmiatori e commentano l'andamento dei titoli. Ma da settembre i nonni investitori saranno cacciati via ufficialmente per fare spazio agli eventi organizzati nella sede di Plaza de la Lealtad. Ufficiosamente perché sono "troppo vecchi" e finiscono sempre nelle immagini tv sulle trattative. Così ora loro, a mo' di sfida, oltre ad aver presentato un ricorso, giurano di voler farsi inquadrare apposta

Sono piccoli risparmiatori, accreditati dai broker che hanno ancora un posto in prima linea. Fanno qualche affare sui mercati, si scambiano alcune notizie economiche o commentano l’andamento dell’Ibex35. In queste settimane poi, tra la volatilità dei listini e la bolla speculativa cinese che ha investito mezzo mondo, erano accorsi più della media giornaliera per confrontarsi sulle vicende. Insomma, tutto quello che normalmente accade tra le mura del palazzo della Borsa.

Eppure da settembre la Bme, la società che gestisce la Borsa di Madrid, ha deciso di cacciarli via. Il motivo? Ufficialmente per fare spazio ai sempre più numerosi eventi che la Borsa ospita. Ufficiosamente perché sono anziani, troppo anziani, e danno una brutta immagine della finanza spagnola. I pensionati, questo sì, in Plaza de la Lealtad, fanno un po’ parte del mobilio. Storiche figure che da sempre si aggirano tra gli schermi e che appaiono sempre nelle immagini che le televisioni emettono quando si parla di mercato. Con una conoscenza enciclopedica, da anni sono stati referenti per novelli investitori o giovani studiosi dell’andamento delle quotazioni. Una “reliquia” precedente all’avvento della finanza elettronica, ma che in fin dei conti non disturbava nessuno. Almeno finora.

Alla società Bme gli anziani non piacciono: “Sembra che chi muova la Borsa siano quattro signori anziani plurimiliardiari, cosa che non è affatto così”, ha detto la società all’agenzia di stampa iberica. “Tutti sanno che a muovere le fila del mercato sono i grandi fondi d’investimento e i fondi pensione, o le banche d’investimento, ma le tv con le loro immagini lasciano passare questa stramba identificazione”. Così, per evitare la confusione, hanno deciso di buttarli fuori, anche se ormai tra i banchi ne restano poco più di una decina rispetto ai tempi in cui coestistevano accanto ai broker quando si operava in Borsa a suon di urla e di mani alzate.

Anche se pochi, i vecchietti investitori però non vogliono rinunciare al loro diritto di esserci, senza lottare. Così si sono rivolti al difensore del cliente della Bme, l’organismo creato ad hoc per i clienti della Borsa. E non solo. Adesso a piazzarsi davanti alle telecamere sono loro, proprio con lo scopo di farsi inquadrare quasi a mo’ di sfida, per contestare la decisione della Borsa di Madrid. “Siamo anziani e sì, a volte ci scappa un pisolino, ma non vogliamo finire a guardare i lavori in corso per le vie cittadine”, dicono tra il serio e il faceto. Eppure con molta probabilità tra qualche giorno saranno costretti a sloggiare dal palazzo di Plaza de la Lealtad.