Diritti

Migranti: se reciti il ‘Confiteor’ in italiano avrai il visto d’ingresso

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Per semplicità chiameremo “sindrome della lavastoviglie” quella per cui ci sentiamo molto sollevati quando tutte le tracce del pasto, ormai sporcizia, scompaiono dentro l’elettrodomestico per riapparire linde e pronte per il nuovo uso.

La proposta del giorno è dunque quella di usare come lavastoviglie le piattaforme dell’Eni ormai fuori uso nel canale di Sicilia: lì andrebbero ammucchiati i naufraghi salvati dal mare “in modo tale da non arrecare disturbo alla popolazione circostante”. Così i disperati in fuga, resti del cibo che l’Occidente ricco ha consumato – espropriando le risorse del continente africano, sfruttando la sua manodopera, spedendo oltre mare i nostri rifiuti peggiori – sfuggirebbero alla nostra vista e non ci darebbero più fastidio. Le piattaforme, d’altra parte, in questo modo tornerebbero a riempirsi di vita, e il loro nuovo impiego andrebbe ad aumentare il sempre incerto fatturato dei petrolieri.

Purtroppo l’idea non sembra molto realizzabile, quanto meno per ragioni tecnico-nautiche. Le piattaforme petrolifere costituiscono tutte obiettivo sensibile e, proprio a chi continuamente insiste sul possibile nesso fra immigrazione e terrorismo, dev’essere sfuggita l’idea delle conseguenze, anche di carattere ambientale, che avrebbe un possibile attentato nei confronti di una di queste strutture. Le piattaforme di produzione sono, inoltre, molto alte sul livello del mare, dunque certamente non facili da scalare per le persone che vediamo arrivare dal continente africano.

Nulla però è perduto: la proposta contiene una strategia alternativa di forte ispirazione costituzionale, quella cioè “di accogliere solo immigrati di religione cristiana”, ipotesi che pare già più facilmente percorribile. Apposite commissioni riunite in alto mare potranno, per esempio, chiedere ai candidati di recitare in italiano il Confiteor, offrendo il visto d’ingresso soltanto a coloro i quali ci riusciranno: in tal modo raggiungerebbero le coste italiane soltanto immigrati lindi e pronti per il nuovo uso.

Quel tipo di esame sarebbe severo, certo: chi scrive, ad esempio, non è mai riuscito ad imparare per intero il Confiteor ma, l’abbiamo detto, non è certo possibile portarli tutti qui in Italia.