Cinema

Darren Criss, la superstar di Glee: “Sono un eterosessuale, non posso essere portavoce della comunità gay”

Nella popolare serie Darren Criss interpreta Blaine Devon Anderson, uno studente omosessuale dell’Accademia Dalton: "Posso dire che nel mio Paese c'è più attenzione ai diritti LGBT", ha detto ai ragazzi del Giffoni Film Festival. E parlando di musica ha citato Negramaro e Jovanotti per evidenziare quella italiana che conosce

“Da piccolo ho visto Aladdin e la voce del genio era di Robin Williams. Per questo ho deciso che da grande sarei diventato un attore, lui è tutt’oggi una grande ispirazione per me” ha confessato Darren Criss, giovane star della serie tv Glee, ospite al Giffoni 2015. Dopo il successo del cosiddetto Gleeffoni gli scorsi anni, il festival del cinema per ragazzi ha invitato un altro rappresentante della celebre serie tv musicale che, nonostante sia giunta al termine, accende tutt’ora l’entusiasmo di migliaia di fans, accampati fin dal giorno prima nella Cittadella del Cinema nonostante il caldo e la pioggia.

In Glee Darren Criss interpreta Blaine Devon Anderson, uno studente omosessuale dell’Accademia Dalton e membro degli Usignoli (Warblers). Nell’ultima stagione è lui ad emozionare il pubblico scrivendo la canzone This Time con cui la Rachel interpretata da Lea Michele si congeda ricordando l’intera meravigliosa esperienza. Classe 1987, sorridente e disponibile, ricorda con ironia il momento migliore vissuto in Glee: “Ero con Chord Overstreet, il collega con cui ho legato di più. Dovevamo rifare Wake Me Up Before You Go Go degli Wham e chiunque conosca quella canzone sa quanto è briosa. La notte prima era la notte degli Oscar e con Chord abbiamo fatto le quattro del mattino passando da un party all’altro e bevendo qualche drink di troppo. La mattina dopo dovevamo registrare la canzone alle sette ed eravamo completamente cotti. Per i primi cinque minuti ci siamo guardati pensando: “Questa cover farà schifo”. Poi abbiamo cominciato lentamente a fare Jitterbug… Jitterbug… e abbiamo cominciato a lasciarci andare”.

Avendo passato alcuni anni ad Arezzo per studiare all’Accademia dell’Arte accenna ogni tanto una parola in italiano, suscitando applausi e urla di devozione tra i ragazzi che lo incontrano al Meet & Greet e all’incontro con le giurie. “Sono un eterosessuale che ha avuto la possibilità di interpretare un omosessuale. Non posso permettermi di poter essere il portavoce della comunità gay. Posso solo dire che nel mio paese c’è una maggiore esposizione per quanto riguarda il tema dell’omosessualità. Glee forse ha permesso di rendere mainstream un dialogo all’interno delle famiglie” ha detto riflettendo sulla natura del personaggio che lo ha reso un divo del piccolo schermo.

Una forte componente della serie tv Glee è la musica e Criss riscuote successo anche come cantautore, come il suo arrangiamento di Teenage Dream di Katy Perry. “Penso che le meccaniche di un attore e quelle di un musicista siano simili, perché condividono il ritmo, il tempo e il timbro” ha spiegato, dopo aver fatto il nome dei Negramaro e Jovanotti per evidenziare la musica italiana che conosce e apprezza. E l’Italia torna nella vita del giovane artista coinvolgendolo in un film le cui riprese sono previste in Trentino a breve. “Comincerò a girare tra una settimana. E’ un ritratto fantastico di un’Italia vera. Non so se verrà bene ma sarà sicuramente bello dal punto di vista visivo. Ancora non ne so molto. Lo dirigerà il premio Oscar per la sceneggiatura di Rain Man (1988) Barry Morrow. E’ una storia molto sensibile e dolce sull’idea romantica e chiaramente fantasy che gli americani hanno dell’Italia. Qualcosa sullo stile di Sotto il Sole della Toscana o Mangia Prega Ama. Del mio ruolo posso solo dire che sarò un tipico stupido americano che viene rapito”.

“Non ho scelto questo mestiere perché avevo la necessità di emergere. A me interessa l’arte della narrazione. Mi interessa la ritualità che riguarda l’esperienza di fruizione teatrale” ha aggiunto pochi giorni dopo aver terminato la sua interpretazione sul palco di Broadway nel musical Hedwig and the Angry Inch, tratto dal libro di John Cameron Mitchell con il quale ha stretto un’importante amicizia. “Un sogno che si è realizzato. E’ come entrare a far parte della tua band preferita. Il teatro americano ha una grande tradizione di testi contemporanei che sono diventati classici come Tennessee Williams o Neil Simon. Uno degli ultimi grandi classici del nostro teatro che rientra in questa tradizione è Hedwig”.