Moda e Stile

La Zecca dello Stato diventa hotel extra lusso: prima però un ‘demolition party’

Fino all'11 luglio negli spazi dell'ex stamperia della lira musica con dj-set e serate a tema, poesia, moda, sperimentazioni visive, proiezioni (tra cui si segnalano "2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick e "Dune" di David Lynch), spettacoli ed un’affascinante mappatura all'interno della struttura di galassie e complessi stellari, attraverso l'utilizzo di telescopi e proiettori

Una festa unica per dire addio a ciò che è stato: lo storico palazzo romano sede dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di piazza Verdi diventerà presto un albergo extra lusso e per far rivivere un’ultima volta l’edificio nella sua originale destinazione è stato indetto un demolition party. Fino all’11 luglio il palazzo nel cuore dei Parioli apre le sue porte al pubblico prima della sua trasformazione, diventando un temporary space di 54.000 mq in disuso.

Nove giorni in cui gli imponenti spazi dell’ex stamperia della Lira con i suoi altissimi soffitti e lunghi corridoi si trasformano in un centro in cui si produce un altro tipo di valore: la cultura. I marmi delle scalinate di tardo stile umbertiano si fondono con gli spazi industriali che ospitano diverse installazioni realizzate da artisti della scena contemporanea, romana e internazionale, tra cui Matteo Nasini, Giacomo Lion, Leonardo Petrucci e Guido Gazzilli, grazie anche alla collaborazione di Carlo Pratis, gallerista di Operativa Arte contemporanea, tra i curatori del progetto.

E poi ancora musica con dj-set e serate a tema, poesia, moda (con l’opening party di Alta Roma Alta Moda 2015), sperimentazioni visive, proiezioni (tra cui si segnalano “2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick e “Dune” di David Lynch), spettacoli ed un’affascinante mappatura all’interno della struttura di galassie e complessi stellari, attraverso l’utilizzo di telescopi e proiettori.
Nelle 15 stanze del primo piano, che un tempo ospitavano gli uffici, trovano spazio installazioni e arte visiva, mentre nella zona industriale, dove si trovavano i macchinari tipografici, le sperimentazioni sonore; due saloni Umbertini con colonnati e pavimento in marmo, ospitano una sala ristoro e le produzioni artistiche come orchestra e teatro.

L’iniziativa, frutto della collaborazione delle due realtà romane Dead Poets Society e Tie Dye con la francese We Tilt, agenzie con in comune la passione per un entertainment notturno attento alla sperimentazione sonora e legato al linguaggio dell’arte. Un programma interessante in una location unica.

Tutte le informazioni sul programma e le prenotazioni su www.palazzodellazecca.com.