Calcio

Firenze, guasto a Italo: i giovani della Juve rischiano di non vedere la finale. E il mister se la prende col capotreno

I piccoli calciatori dovevano andare a Napoli, ma sono stati costretti a fermarsi a Campo di Marte in attesa dell'arrivo di un convoglio sostitutivo da Milano. Con il pericolo concreto di non assistere a Juventus-Barcellona. L'ira del mister nei confronti del personale Ntv, che non poteva aiutarlo: "Lei risponderà alla nostra società del suo comportamento in pubblico"

A pensar male si fa peccato ma a volte ci si prende. Soprattutto qualche ora prima della finalissima di Champions League. Stazione Campo di Marte, Firenze, ore 17 binario 6, dove giace il Treno Italo 9975 proveniente da Torino e diretto a Napoli. Guasto tecnico: il secondo in due giorni, motivo per cui non ci sono treni sostitutivi in loco e bisogna attendere due ore prima che ne arrivi uno da Milano. A bordo i ragazzi dei Giovanissimi nazionali della Juventus diretti a Napoli con staff tecnico al seguito. Complice il caldo ma soprattutto l’imminente finale di Champions, gli animi cominciano a surriscaldarsi. Le signore partenopee che fino al momento dell’avaria avevano chiesto gadget e cappellini ai giovani atleti bianconeri da portare alle loro “creature”, avvertono ora un moto di ribellione quando il mister Claudio Gabetta chiede alla capotreno Evelin di trovare un treno sostitutivo prima delle 19, ora prevista per l’arrivo del mezzo da Milano sul quale seguirà il trasbordo di passeggeri e bagagli. Dunque la cosa si farà lunga e lo si capisce subito.

La dipendente Italo è impeccabile, cortese e professionale: “Come posso favorire voi rispetto agli altri passeggeri?” risponde al mister che argomenta la sua richiesta adducendo di essere responsabile di un gruppo di minorenni. “È giusto quello che dice la signora” interviene la viaggiatrice di Napoli difendendo la manager. Apriti cielo: il mister accusa il colpo, risponde alla passeggera e scatta becco. Poi rivolgendosi a Evelin di Italo, rea secondo lui di non aver impedito l’intervento della signora: “Lei risponderà alla nostra società del suo comportamento in pubblico”. L’equivalente pre-finale Champions del “lei non sa chi sono io”.

Prosegue l’allenatore con la capotreno che non batte ciglio. A bordo ci sono anziani e bambini. “Eventualmente dovrei agevolare loro prima di voi” precisa la donna, mentre il mister viene allontanato dagli altri dirigenti. Intanto nelle carrozze parte il giro di nuovi annunci anche su acqua e snack che vengono distribuiti gratis, in attesa del nuovo convoglio che arriverà poi alle 19, come annunciato. Lo staff di Italo informa che in caso si volessero prendere altri mezzi per proseguire il viaggio basterebbe dare il codice di prenotazione per ottenere il rimborso. Italo però ci perde la faccia perché due guasti in due giorni sono davvero troppi e segno di scarsa qualità a dispetto della professionalità del suo personale. FS non ne esce bene visto che il Freccia Rossa in partenza sul binario a fianco non ha dato disponibilità per accogliere eventualmente i passeggeri di Italo in difficoltà.

Mentre il presunto stile Juve si è smarrito alla vigilia della finalissima con quel poco gentile e vagamente minaccioso: “Ne risponderà alla nostra società per il suo comportamento in pubblico”. Sarà stata l’ansia da triplete e il timore di non arrivare in tempo alla TV a far scattare la voglia di essere sempre e in qualunque modo i primi e a voler mettere a tacere chi non ci sta.