'ndrangheta

Cosenza, “elezioni indirizzate da cosca in cambio di lavoro”: indagato sindaco

A Marano Marchesato sotto inchiesta il voto del 2013. Inquisiti il primo cittadino Vivacqua, il suo vice, un assessore e 6 presunti esponenti della 'ndrina Rango-Zingari. Tra le accuse anche il voto di scambio aggravato dal metodo mafioso

Il sindaco di Marano Marchesato, Eduardo Vivacqua, il vicesindaco, Giuseppe Belmonte, un assessore, Domenico Carbone, e sei presunti esponenti della cosca di ‘ndrangheta Rango-Zingari sono indagati dalla Dda di Catanzaro per voto di scambio aggravato dal metodo mafioso e tentata estorsione in concorso. Le indagini dei carabinieri, coordinati dal pm Pierpaolo Bruni, sono iniziate dopo una serie di intimidazioni subite dagli amministratori. Gli indagati sono stati sottoposti a perquisizione. I presunti esponenti della cosca indagati sono Antonio Intrieri, 52 anni; Domenico Mignolo (28), Francesco Vivacqua (29), Alberto Ruffolo (26), tutti già detenuti, ed Alberto Novello (23) e Sharon Intrieri (22).

La cosca della ‘ndrangheta dei Rango-Zingari, secondo l’impostazione dell’accusa, ha indirizzato le elezioni comunali di Marano del maggio 2013. E dopo hanno tentato di estorcere agli amministratori eletti, mediante minacce e violenze, posti di lavoro in favore di 5 persone. “Non capisco ciò che è accaduto – commenta il sindaco Vivacqua – E’ una situazione assurda che devo chiarire con i miei legali. Sono disponibile a fornire ogni eventuale chiarimento agli inquirenti”.