Scuola

Sciopero scuola 5 maggio 2015, tutti i cortei. Prova di forza contro il governo

Migliaia di manifestanti sfilano a Milano, Aosta, Catania, Palermo, Roma, Bari e Genova. I cinque sindacati più rappresentativi hanno deciso lo stop alle lezioni: era dal 2007 che non si presentavano in maniera unitaria

Mancano meno di 24 ore allo sciopero del mondo della scuola del 5 maggio contro il disegno di Legge “La Buona scuola”. Quella di martedì sarà una giornata decisiva ma anche particolarmente difficile per chi si troverà in automobile a Milano, Aosta, Catania, Palermo, Roma, Bari e Genova dove sono previsti cortei che riempiranno le strade delle città. Lo stop alle lezioni proclamato dai cinque sindacati più rappresentativi, Flc-Cgil, Cis e Uil Scuola, Snals, Gilda e Cobas porterà in piazza migliaia di persone: è dal 2007 che le organizzazioni sindacali non si presentano in maniera unitaria. In tutt’Italia saranno centinaia le scuole totalmente chiuse visto che sono davvero pochi gli insegnanti decisi a restare in classe.

Al Sud saranno quattro le città coinvolte. A Palermo l’appuntamento è alle nove in piazza Marina da dove partirà il corteo che sfilerà per corso Vittorio, via Roma, via Cavour fino al teatro Massimo dove si svolgeranno i comizi. A Catania arriveranno i manifestanti delle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa. Si incontreranno tutti in piazza Europa per poi dirigersi verso piazza Roma, passando per corso Italia e piazza Verga. Lo sciopero sardo vedrà il capoluogo di regione come punto di riferimento per l’intera isola: le delegazioni sono attese in piazza Giovanni XXIII. Da lì faranno tappa in via Dante, via Paoli, via Sonnino, via XX Settembre, via Roma, via Sassari per arrivare a piazza del Carmina. A Bari sono attesi venti mila lavoratori. Arriveranno quaranta pullman e treni speciali da tutta la Puglia, dalla Basilicata e dalla Calabria. Il centro sarà paralizzato. Il corteo che vedrà tutti gli insegnanti con una fascia nera in segno di lutto, si muoverà alle nove da piazza Castello per attraversare le vie San Francesco, Latilla, Quinti Sella, Abate Gimma, corso Cavour e corso Vittorio Emanuele. L’intervento dal palco di piazza Prefettura sarà fatto da Rino Di Meglio, segretario nazionale della Gilda.

Nella capitale si terrà una grande manifestazione che vedrà arrivare a Roma maestri, professori e Ata dall’ Abruzzo, dalla Campania, dal Lazio, dalle Marche, dal Molise, dalla Toscana e dall’Umbria. Il concentramento è stato previsto in piazza della Repubblica da dove partirà la fiumana di gente bloccando via Orlando, largo Susanna, via Barberini, via Sistina, piazza Trinità dei Monti, via D’Annunzio e piazza del Popolo, punto d’arrivo del corteo.

Al Nord toccherà a Milano fare da capitale dello sciopero: nel capoluogo lombardo giungeranno dall’Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dalla Liguria, dalla Lombardia, dal Piemonte, dal Trentino e dal Veneto. Lo start sarà alle dieci da piazza Repubblica per poi attraversare la città passando da viale Monte Santo, via Galilei, porta Nuova, via XXV Aprile, Crispi, piazza Lega Lombarda, viale Elvezia, corso Sempione con arrivo all’Arco della Pace. Una manifestazione è prevista anche a Genova e ad Aosta in piazza Chanoux.

I Cobas, invece, manifesteranno a Torino, Bologna, Firenze, Padova, Pescara, Cagliari, Palermo e Catania. A Roma saranno presenti in due punti: in viale Trastevere davanti alla sede del ministero e dalle 12,30 alle 18 a piazza Montecitorio. Nella stessa giornata di martedì, alle 12, in altre 53 piazze non coinvolte dalle organizzazioni sindacali, i docenti si sono autoconvocati attraverso la Rete per un flash mob che colorerà le piazze con centinaia di palloncini colorati. Un’anteprima andrà in scena anche lunedì sera in altre piazze dove si terrà il “Selfie – mob” del popolo dei lumini che la scorsa settimana ha manifestato in oltre 120 città. Mercoledì, infine, sarà la volta dello sciopero dei Cobas contro l’Invalsi che vedrà la sua prima giornata di somministrazione dei test alle elementari.