Società

Marietto, lo scugnizzo che guarisce la morte

Sono il candidato ideale al lettino dello psicanalista freudiano. Ho il complesso di Edipo, mia madre è stata miss Incanto a Firenze negli anni 60, quando tua madre è una miss il complesso di Edipo è centuplicato. Non si scappa, nemmeno a 46 anni. Mio padre era un gigante, pesava 170 chili, ma era bellissimo, un ingegnere che vendeva turbine a vapore (mai capito nulla di meccanica e di tante altre cose), ed era buono come il pane. Non ho mai avuto il coraggio di fare un figlio, non riesco, e non riesco nemmeno a trovarmi un lavoro, sto così bene in questo stato di figlio che mi è impossibile essere a mia volta padre (preservativi bucati permettendo). Con le donne sono un disastro, mi comporto da bambino viziato, e tutte prima o poi mi lanciano addosso un addio aerodinamico.

Vivo in una costante pulsione di morte, respirare, il solo respirare, per me è una immensa fatica di Sisifo, una fatica senza senso. Ma ho l’inconscio verticale, non voglio sdraiarmi sul lettino, e tra Freud e Marietto scelgo Marietto. Napoli vince su Vienna: dieci a zero. Marietto è un caro amico, gli voglio bene, ogni volta che viene a trovarmi devo accendere la videocamera, non prepariamo nulla, improvvisiamo, andiamo a braccio, è l’unico modo per rispettare la genuina intelligenza di Marietto.

Ci sediamo, a volte sul divano, e iniziamo a parlare, lo stuzzico e lui reagisce, gli parlo delle mie ansie sessuali e desolanti, delle mie astrazioni convulse, e lui mi mette a tacere col suo umorismo innato, con la sua spiccata predisposizione alla vita. Marietto è stato uno scugnizzo, e quando sei stato scugnizzo lo sei per sempre, hai la salsedine nel sangue, le corse in bicicletta, i giochi inventati per strada, i primi baci appassionati dati a dieci anni, forse nove, sai già tutto della vita, il resto è superfluo, conosci il retrogusto amaro delle cose, e ti fai una risata.

Il termine “scugnizzo”, forse deriva dal verbo latino “Excuneare” (rompere con forza), è una questione dibattuta, non si sa di preciso, ma una cosa posso dirla con certezza: Marietto mi ha fatto risparmiare molti soldi. Freud lo lascio volentieri nei salotti borghesi, sopra i lettini, e io vado in strada con Marietto, lo scugnizzo. Consiglio a tutti la cura Marietto, anche questa è una cura – con le parole -. Solo che ogni parola ha un sapore, e c’è sempre il mare a bagnarle.

Aforisma del giorno:
Ho toccato il fondo, e mi sono eccitato. E non era nemmeno un fondoschiena.