Politica

Migranti, vicesindaco leghista posta fotomontaggio su Facebook: “Vacanze in Italia”. “Dimissioni”

Alessandro Casali, amministratore del comune di Luino (Varese), ha pubblicato sul social network un volantino con un barcone e la scritta "35 euro al giorno, vitto e alloggio, ricariche telefoniche e sigarette". Il Movimento Italia Nazione: "Post indegno della carica che ricopre"

Matteo Renzi presenta ‘Vacanze in Italia‘. Regia Angelino Alfano“. Questa è la scritta sul volantino, dove compare l’immagine di un barcone carico di migranti e uno di loro, in primo piano, col pollice in alto. Sotto poi si legge: “35 euro al giorno, vitto e alloggio, ricariche telefoniche e sigarette”. In basso a destra i simboli di Pd, Forza Italia, Ncd, Sel e Scelta Civica.

L’immagine è stata condivisa su Facebook dal vicesindaco di Luino (Varese) della Lega Nord, Alessandro Casali attraverso il gruppo “Questo punto esclamativo avrà più fan di Michele Santoro“. Proprio nel giorno in cui centinaia di migranti sono morti nel naufragio nel canale di Sicilia.

Una vignetta a seguito della quale il Movimento Italia Nazione, attivo nel Varesotto, ha chiesto le dimissioni del vicesindaco. “(Casali) Pur di apparire bellamente allineato al suo capo popolo di turno ha postato sul web subito dopo l’ultima tragedia del Mediterraneo una irridente immagine che appare come plauso all’accaduto – scrive il movimento in una nota -. Nel tardo pomeriggio di domenica dopo che gli organi di informazione di tutto il mondo avevano già ampiamente comunicato la notizia del naufragio costato la vita a 900 persone tra cui donne e bambini, egli ha pensato bene di condividere sul suo profilo Facebook, un post indegno della carica che ricopre”.

Il Movimento prosegue il suo comunicato aggiungendo che il vicesindaco farebbe parte degli “amministratori rampanti” che fanno politica “con chiacchiere da bar”, si dimostrano “inopportuni e impreparati a gestire la cosa pubblica” e “amministrano Comuni seppur in maniera caotica e maldestra, in un misto di gaffe e incapacità che portano al ridicolo e alla vergogna la comunità che rappresentano”.