Tecnologia

Mail tracciate da mittente? L’app “Ugly Mail” ora scopre se c’è qualcuno che spia

Il prodotto etichetta quei messaggi che sono stati "tallonati". Un sistema, quello dello spionaggio tramite la tracciabilità della corrispondenza, che i mittenti più aggressivi hanno trovato il modo di attuare con i diffusissimi “trackers”

Volete sapere se qualcuno “pedina” la vostra corrispondenza digitale? In difesa delle vittime del costante tracciamento, che perseguita chi adopera Internet e mantiene i rapporti attraverso il comodo strumento della posta elettronica, arriva un software che come un segugio “annusa” le mail e scopre se qualcuno ne ha “accompagnato” il percorso.

Il prodotto si chiama “Ugly Mail” e il suo nome etichetta quei messaggi che sono stati tallonati da qualche curioso dalle ignote intenzioni. In pratica questa applicazione riesce a scovare le tracce di utilizzo (in danno dell’utente) di “email trackers” come Streak, Yesware, Mandrill, MailChimp, PostMark e Bananatag, ovvero quei programmi che sono in grado di braccare la posta elettronica altrui.

Finita l’epoca delle “ricevute” di recapito e di apertura di un messaggio, facilmente dribblabili da chi non vuol far sapere se ha ricevuto e ancor meno se ha letto una determinata comunicazione, i mittenti più aggressivi hanno trovato soddisfazione con i “trackers”: questi riescono a venire a conoscenza non solo della consegna e della visualizzazione della mail, ma sono in grado di sapere con quale dispositivo e in quale località geografica il destinatario ha consultato la posta e una determinata missiva.

I “tracciatori” sono facili da installare e ancor più semplici da utilizzare. Se ne servono le aziende commerciali per verificare l’effettiva andata a segno delle proprie campagne promozionali, le strutture di assistenza e di supporto per avere certezza che certe comunicazioni abbiano effettivamente raggiunto l’interessato, chi raccoglie fondi per sollecitare chi non ha replicato ad inviti e proposte. La lista potrebbe continuare, alternando finalità “legittime” a scopi senza dubbio molto discutibili.

Questi strumenti – sovente integrati con agevoli pulsanti inseriti nella barra dei comandi del programma di posta elettronica – consentono a chi se ne avvale di ottenere report estremamente precisi: si va dal prospetto con la visualizzazione della cronologia degli eventi correlati ad una singola mail al quadro sinottico con l’andamento dei messaggi eventualmente indirizzati a più soggetti, fino a giungere alla mappa su cui sono segnate le località in cui – nel tempo – un determinato destinatario ha aperto la corrispondenza con la specifica della tipologia di computer, tablet o smartphone impiegati per la lettura.

I rapporti di invio/esito permettono la facile indicizzazione dei risultati, consentendo di rilevare i comportamenti dei destinatari e di riconoscerne quelli maggiormente “virtuosi”, e la totalizzazione immediata del numero di persone che hanno letto un messaggio che era stato inoltrato ad un elenco di destinatari. Il programma di “autodifesa” Ugly Mail è in grado di allertare l’utente segnalando che la mail da lui ricevuta è “tracciata” dal mittente: ogni messaggio pedinato viene marcato con un “evil eye”, una sorta di occhietto demoniaco che avvisa l’interessato che la sua operazione di apertura/lettura non è passata inosservata. Disponibile per chi naviga online con Chrome, Ugly Mail a breve potrà dare una mano anche a chi utilizza Mozilla Firefox.

@Umberto_Rapetto