Fatti a motore

Crash test EuroNCAP sempre più severi: prima vittima l’Audi TT con sole 4 stelle

Per la prima volta un modello della casa tedesca non raggiunge il massimo dei voti, ma la sensazione è con le nuove modalità stabilite dall'ente europeo per la sicurezza questa sarà la prima di una lunga serie di “delusioni”

Giro di vite sui crash test dell’EuroNCAP: l’ente indipendente europeo che si occupa di sicurezza dei veicoli da gennaio 2015 ha adottato nuovi parametri e modalità per le prove, rendendole ancora più severe rispetto ai test impiegati sino al 2014.

Se le singole sezioni pesano come prima nella valutazione finale (il 40% quella per la protezione degli adulti, il 20% ciascuna quelle su pedoni, bambini e sistemi di sicurezza), a cambiare decisamente è la prova simbolo del test, l’impatto frontale, che ora non è più solo disassato, ma anche a tutta larghezza: a 50 km/h l’auto colpisce una barriera fissa con l’intera parte anteriore, a differenza di quanto avveniva sino all’anno scorso, quando era il 40% del muso a subìre l’impatto. Un modo per rendere ancora più completa la simulazione degli incidente, cui va ad aggiungersi l’impiego di manichini alti 150 cm per testare le conseguenze dell’urto su passeggeri più piccoli.

Vittima sacrificale” della prima, più severa tornata di test è stata l’Audi TT, che ha meritato solo 4 stelle: è la prima volta che un’Audi non ne prende 5,  ovvero il voto massimo. Le conseguenze delle recenti modifiche si sono viste subito: la coupé della casa tedesca, pur ottenendo una buona valutazione per la protezione dei passeggeri adulti, è risultata carente per quanto riguarda quella dei bambini e nella dotazione di sistemi elettronici. Proprio quest’ultimo è l’altro punto su cui EuroNCAP ha deciso di insistere, forse anche per sensibilizzare i costruttori a equipaggiare le auto con gli ultimi ritrovati della tecnologia in ambito di sicurezza attiva e passiva.

A penalizzare la TT, oltre alla mancanza di un adeguato spazio per il posizionamento del seggiolino per bambini (che “costringe” a installarlo davanti), è l’assenza di un sistema di frenata automatica d’emergenza. Una lacuna che Audi, così come tutte le altre case automobilistiche, deve affrettarsi a colmare, soprattutto in vista dei test del 2016, che saranno ancora più severi.

Audi TT 2015
protezione adulti – 81% (sufficienza a quota 80)
protezione bambini – 68% (sufficienza a quota 75)
urto con pedone – 82% (sufficienza a quota 65)
sistemi di sicurezza – 64% (sufficienza a quota 70)