Società

Razzismo e politica: l’altra faccia dell’Italia

Carissimi lettori,

sono stanco di vedere che in quest’ultimo periodo per propaganda elettorale viene discriminato chi appartiene ad un’altra cultura o per il proprio colore della pelle. Credo sia l’ora di finirla di considerare l’altro come un ‘diverso’ senza permettergli di mettersi in gioco, perché il sistema politico – economico italiano e mondiale pensa solo al denaro e al potere.

Chi ci governa può inventarsi mille strategie e affermare che produrranno crescita e posti di lavoro, ma deve mettersi al primo posto della propria politica governativa e concretizzare ciò che dice, valorizzando il principio che tutti gli esseri umani sono uguali e che se anche provengono da un Paese lontano questo deve essere visto come un arricchimento culturale e come punto d’incontro, e non come momento di discriminazione che alimenta l’odio razziale, altrimenti non si raggiungerà mai una crescita reale.

In ogni Paese e cultura del mondo c’è chi non rispetta la legge e compie reati ma ciò non significa che tutte le persone siano delinquenti, o sbaglio? Ritengo che i cittadini non debbano farsi giustizia da soli, ma che debbano rivolgersi alle forze dell’ordine e chi sta seduto all’interno dei palazzi del potere debba garantire a chi deve occuparsi della nostra sicurezza tutte le risorse, gli strumenti e i mezzi dei quali necessitano.

Fin quando non si cambierà verso realmente, mettendo al centro i bisogni quotidiani dei cittadini, alimenteremo sempre più la disparità tra il ricco e il povero e chi sta al potere, attraverso slogan architettati ad arte, illude e ruba la dignità al popolo e a chi è già realmente in grosse difficoltà, per questo deve ammettere di aver sbagliato, di non essere riuscito a raggiungere l’obbiettivo prefissato ed andarsene, lasciando il posto ad altri e l’opportunità a questi di provarci.

Invito come sempre tutti i cittadini a non arrendersi mai e a far sentire la propria voce partendo dalle proprie realtà territoriali.

Per segnalare la vostra storia scrivete a: raccontalatuastoria@lucafaccio.it