Mondo

Copenaghen, spari a convegno su Charlie Hebdo. Un morto e tre poliziotti feriti

Un uomo armato ha esploso quaranta colpi contro un bar della capitale della Danimarca durante un evento dedicato a Islam e libertà di parola. In sala erano presenti l'ambasciatore francese e il vignettista svedese Lars Vilks, autore nel 2007 di numerose caricature sul profeta islamico

Un morto e tre poliziotti feriti in una sparatoria a Copenaghen. Un uomo armato (e non due come ipotizzato in un primo momento) ha esploso quaranta colpi contro il caffè Krudttoenden, dove era in corso un dibattito dal titolo “Arte, blasfemia e libertà d’espressione” in ricordo della strage al giornale satirico “Charlie Hebdo” di inizio gennaio. In sala erano presenti l’ambasciatore di Francia in Danimarca Francois Zilmeray e il vignettista svedese Lars Vilks. Secondo le forze dell’ordine, l’obiettivo dell’attacco era proprio il disegnatore che nel 2007 ritrasse Maometto con il corpo di un cane. L’attentatore avrebbe cercato di introdursi nel locale, ma sarebbe stato fermato dal metal detector e così ha aperto il fuoco dall’esterno dell’edificio. Il sospetto, del quale gli inquirenti hanno diffuso una fotografia, è fuggito con un’automobile risultata rubata, che è stata ritrovata dalla polizia alla periferia della città. Le forze dell’ordine hanno reso noto che la vittima era un uomo sui 40 anni, ma al momento non è stato identificato.

La sparatoria ha avuto inizio intorno alle 16. L’ambasciatore francese, secondo Le Monde, era stato invitato come oratore principale e si è rifugiato sotto un tavolo al momento per salvarsi la vita. “Sono vivo nella stanza”, ha scritto su Twitter poco dopo. “Ritengo che obiettivo dell’attacco fosse Lars Vilks”, ha fatto sapere Helle Merete Brix, una degli organizzatori del convegno. Negli ultimi anni l’artista ha ricevuto numerose minacce di morte e dal 2010 vive sotto costante protezione della polizia svedese. Due anni fa, una donna che si autodefiniva Jihad Jane è stata condannata a 10 anni di carcere per aver tentato di ucciderlo.

Subito dopo la pubblicazione della caricatura del profeta dell’Islam sulla stampa svedese e poi danese, Vilks ricevette minacce di morte e Al Qaeda offrì addirittura una ricompensa di 100mila dollari a chi lo avesse ucciso: annunciando la taglia, il leader di una frazione irachena dell’organizzazione, Abu Omar al-Baghdadi, promise inoltre un macabro ‘bonus’ del 50% in più se il disegnatore “fosse stato sgozzato come un agnello”, mentre un’altra taglia da 50.000 dollari veniva offerta per la testa di Ulf Johansson, direttore di Nerikes Allehanda, il giornale locale svedese che pubblicò per primo la vignetta.

Concitato il racconto che la Brix ha fatto all’agenzia Reuters: “Hanno cercato di entrare sparando nella sala della conferenza – ha raccontato la testimone – visto uno di loro correre, indossando una maschera. Non c’era modo di vedere il loro volto. Non sono neanche sicura che fossero uno o due”.

L’Eliseo ha fatto sapere in una nota che il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve si recherà al più presto a Copenaghen. Il presidente François Hollande ha espresso la solidarietà della Francia al premier danese Helle Thorning-Schmidt: “Tutto fa pensare che si sia trattato di un tentativo di mettere in atto un assassinio di matrice politica – ha detto il primo ministro – quindi di un atto terroristico“. Analisi confermata dal servizio di sicurezza nazionale danese.