Motori 2.0

Tesla, auto elettriche cariche in 90 secondi

di Carblogger.it

Elon Musk, numero uno di Tesla non smette di stupire. Nelle scorse ore ha annunciato l’ennesima novità: “Nelle Tesla Station sarà possibile scegliere di ricaricare la Model S in modo free o fast”. Free con la colonnina di ricarica veloce supercharger, oppure Fastsostituendo le batterie scariche con quelle cariche. Musk aveva già anticipato il tutto l’anno scorso a Los Angeles con un video (lo trovate qui su Vimeo) in cui si confrontano i tempi di rifornimento di un’auto a benzina con quelli di swap, cambio al volo della batteria: la sostituzione impiegherebbe poco più di 90 secondi, contro i quasi 3 minuti del rifornimento tradizionale. E i 30 minuti circa della ricarica supercharger. E giù applausi. Dalla prossima settimana la prima stazione di sostituzione batterie entrerà in funzione a Harris Ranch in California.

La soluzione però non è nuova e il buon Musk l’ha ripresa pari pari dal progetto Better Place di Shai Agassi (e supportato, almeno all’inizio, dall’Alleanza Renault-Nissan) naufragato nei mesi scorsi. L’avevo vista all’opera a Tokyo e devo dire che mi aveva impressionato in modo positivo. Riuscirà Musk dove ha fallito Agassi? Spero di sì.

La stazione di Harris Ranch però è solo un progetto pilota e Musk è soprattutto un uomo di marketing che deve tenere alta l’attenzione verso Tesla per non veder crollare l’incredibile quotazione raggiunta finora. Allo stesso tempo deve continuare a dimostrare, anche a chi ha investito tanti soldi pubblici, di avere ancora tante carte da giocare. Avrà inoltre da rendere produttiva la GigaFactory, lo stabilimento di batterie in costruzione in Nevada insieme a Panasonic: l’operazione di sostituzione potrebbe aiutare ad aumentare i volumi produttivi e avviare più facilmente le economie di scala.

Attenzione, chi avrà una Model S di qualche anno, con batterie che hanno perso molta della loro capacità di carica, non potrà andare nella Tesla Station per sostituirle con alcune più nuove al costo del solo rifornimento. L’idea prevede che al successivo scambio si riprendano le proprie batterie. Per buona pace dei più furbi.

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