Cronaca

Concerto di Natale non più “in Vaticano”: polemiche per Patti Smith e suor Cristina

Dopo la morte di Wojtyla è stato spostato presso l'Auditorium Conciliazione. Le critiche quest'anno dovute anche alla partecipazione delle due artiste. E la Santa Sede prende le distanze dall'evento, chiedendo di eliminare ogni riferimento che potesse legare l'evento a Papa Francesco e alla Città leonina

Polemiche vaticane per il Concerto di Natale in onda la sera della vigilia su Raidue. Il tradizionale evento, giunto alla XXII edizione e promosso dalla Fondazione Don Bosco nel mondo, ha scatenato nel 2014 una netta presa di distanza della Santa Sede anche per l’attribuzione a Papa Francesco della scelta del cast con Patti Smith e suor Cristina. La kermesse canora, nata nel 1993, una volta era denominata “Concerto di Natale in Vaticano” ed era stata pensata come strumento per far conoscere il progetto del vicariato della Capitale “50 chiese per Roma 2000″ e per raccogliere risorse per la sua realizzazione. Lo scenario cambia dopo il Grande Giubileo e la morte di Karol Wojtyla che aveva tenuto a battesimo l’evento. Dal Vaticano, infatti, hanno fatto togliere dal titolo della manifestazione il riferimento alla Santa Sede ufficialmente perché essa non si svolge più nell’Aula Paolo VI, ovvero entro i confini del più piccolo stato del mondo, proprio lì dove il Papa riceve spesso i fedeli in udienza.

Una volta in prima fila e poltronissima bianca c’era persino San Giovanni Paolo II a presenziare al concerto insieme a numerosi cardinali e vescovi della Curia romana. Dopo la sua morte, l’evento è stato spostato fuori dai confini del Vaticano, a pochi passi dall’Aula Paolo VI, ma comunque in una struttura di proprietà della Santa Sede. L’Auditorium Conciliazione, che anche nell’edizione 2014 è la location dell’evento, infatti, è di proprietà dell’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, dicastero vaticano presieduto dal cardinale Domenico Calcagno, ma gestito dalla società I Borghi s.r.l. di cui, fino al 6 novembre 2012, una quota del 45 per cento era di proprietà dell’ex segretario Udc Lorenzo Cesa e di suo figlio Matteo. Quota che è stata acquistata, attraverso la società Gesta, da Alessandro Falez, nominato da Wojtyla, l’11 gennaio 1994, gentiluomo di Sua Santità, imprenditore della sanità attivo anche nel settore immobiliare e amico personale di Pier Ferdinando Casini.

Nell’edizione 2014 del “Concerto di Natale” non più “in Vaticano” le polemiche sono state amplificate anche dalla scelta di invitare a cantare, tra i numerosi artisti italiani e internazionali, Patti Smith e suor Cristina. Papa Francesco, che in occasione di due udienze generali in piazza San Pietro ha salutato entrambe le artiste, sottolineano in Vaticano che non ha assolutamente invitato le due cantanti al “Concerto di Natale”. La suora che ha vinto “The Voice“, il 10 dicembre 2014, ha donato a Bergoglio il suo primo cd con dieci canzoni rivisitate e reinterpretate: da “Fix You” a “Like a Virgin“. Un gesto che in Vaticano non è stato gradito e da alcuni è stato persino bollato come “blasfemo”.

La Santa Sede, come precisano a ilfattoquotidiano.it fonti vaticane, ha preso nettamente le distanze dall’evento chiedendo più volte agli organizzatori di non utilizzare nessun riferimento che potesse legare il concerto a Papa Francesco e alla Città leonina. Una posizione che è stata comunicata anche ai diversi dicasteri della Curia romana e, infatti, alla registrazione del concerto, il 13 dicembre 2014, c’erano soltanto due cardinali: Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti, e Raffaele Farina, archivista e bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa.

A condurre la serata dell’edizione 2014, prodotta da Prime Time Promotions, sarà Max Giusti e ad accompagnare gli artisti sarà l’Orchestra ritmico sinfonica universale diretta dai maestri Renato Serio e Diego Basso. Oltre a Patti Smith e a suor Cristina, numerosi i cantanti che si esibiranno sul palco dell’Auditorium Conciliazione. Tra essi Alessandra Amoroso, Dolcenera, Renzo Arbore, Bob Sinclar, Chiara, le Winx e Mariella Nava. I proventi dello spettacolo saranno destinati al progetto “Ninos de plomos” (Bambini di piombo) che vuole tutelare, con la Fondazione Don Bosco nel mondo, i bambini e i ragazzi di Lima e Calca, in Perù, dalla violenza, dalla droga e dalla contaminazione del piombo.

Twitter @FrancescoGrana