Cronaca

Vaccino antinfluenzale, Lorenzin: “Negativo primo esame su Fluad”

Il ministro della Salute rassicura sulla composizione del farmaco dopo le morti sospette, che salgono a 19, relative a 8 lotti diversi. Intanto la procura di Torino indaga sull'Agrippal, un altro preparato

Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha comunicato che gli esami condotti dall’Istituto Superiore di Sanità sui “primi lotti” del vaccino antinfluenzale Fluad hanno dato esito “completamente negativo”. Il ministro, al termine del Consiglio Ue sulla Salute a Bruxelles, ha confermato che non c’è alcuna contaminazione e che quindi “non c’è ragione per avere panico. Questo esame tossicologico – ha proseguito – ci fa tirare un sospiro di sollievo: i lotti esaminati sono adatti ad essere messi in commercio“. Lo stesso esito si è avuto anche dall’esame sul secondo lotto del vaccino. Altre rassicurazioni sono arrivate dal direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, Corrado Pani: “Tendiamo anche ad escludere una contaminazione batterica o di qualità del prodotto”. Intanto la procura di Torino ha aperto un’inchiesta, al momento senza indagati e senza ipotesi di reato, sull’Agrippal, il vaccino antinfluenzale utilizzato in Piemonte. E’ prodotto sempre dalla Novartis, ma è differente per formulazione e composizione dal Fluad, quello interessato dai provvedimenti cautelativi dell’Aifa per le morti sospette, il cui numero è salito a diciannove, relative a otto lotti diversi.

Il pm Raffaele Guariniello sta acquisendo informazioni sulla somministrazione dell’Agrippal, valutando, in particolare, un caso di reazione avversa al vaccino, che tuttavia non sarebbe stata mortale. L’autopsia effettuata su disposizione della Procura di Cuneo ha infatti stabilito che non c’è nessuna relazione tra la somministrazione di Agrippal e il decesso, venerdì scorso a Cuneo, di un 68enne. L’uomo, malato, è morto per la rottura dell’aorta. L’inchiesta di Torino è condotta dai carabinieri del Nas.

Lorenzin ha comunicato che il governo presenterà in Senato un emendamento alla legge di Stabilità per favorire uno scambio “tempestivo e dettagliato” dei dati e delle informazioni sui vaccini anti-influenzali, smentendo che ci siano polemiche con le regioni sul blocco dei vaccini: “Non ci sono accuse – ha ribadito – ma di fronte a una crisi sanitaria bisogna capire cosa non ha funzionato. L’Aifa ha riscontrato dei ritardi nella ricezione di schede complete da Sicilia e Molise, di 10, 12 e anche 15 giorni. Criticità – ha sottolineato il ministro – da rimuovere. La legge parla di ‘tempestività’ nella comunicazione. Io ho proposto un emendamento sulla farmacovigilanza che parli di 24-48 ore e introduca sanzioni in caso di omessa segnalazione”.

Sale intanto da tredici a diciannove il numero le segnalazioni di morte sospetta dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad, della casa farmaceutica Novartis. Lo ha confermato l’Aifa, dopo la notizia di un altro decesso in Umbria, dove, dopo l’83enne di Spoleto, anche una donna di 86 anni di Perugia è morta nelle ore successive alla somministrazione del vaccino, anche se i due casi hanno riguardato lotti diversi. A Roma è stata segnalata la terza morte sospetta: si tratta di un novantenne che aveva effettuato la vaccinazione. L’Agenzia del farmaco ha ribadito che al momento non è possibile affermare che vi sia una relazione diretta tra i vaccini e le morti, in quanto servono verifiche più complete, come l’esito degli accertamenti sui campioni inviati all’Istituto Superiore di Sanità, le relazioni cliniche e i referti autoptici, per valutare un eventuale nesso di causalità. L’Agenzia italiana del farmaco non ha escluso che l’incrementarsi delle segnalazioni possa derivare dall’impatto mediatico di queste notizie sulla popolazione. Finora si sono verificati tre casi sospetti nel Lazio, due in Sicilia, Lombardia, Puglia, Toscana e Umbria, oltre a una morte in Emilia Romagna Molise. “In otto casi – aveva dichiarato il direttore dell’Aifa, Luca Pani – si tratta di ultraottantenni, 7 donne e 5 uomini. Sempre in 8 casi su 13 il decesso è avvenuto nelle prime 24 ore e ancora in 8 casi la morte si è verificata per cause cardiovascolari”.

“Sono assolutamente sicuro che non c’è correlazione tra decessi e vaccino” – ha dichiarato Nino Rappuoli, a capo del gruppo di ricerca Novartis, produttrice del Fluad – Stiamo assistendo ora ad una vera psicosi. In totale, sono state distribuite oltre sessantacinque milioni di dosi e siamo assolutamente tranquilli sulla bontà del vaccino”.