Scuola

Expo 2015 a caccia di studenti con fondi ministeriali. Ma le convenzioni non ci sono

Un protocollo d’intesa prevede anche un contributo finanziario di due milioni di euro da parte del Miur, ma le scuole non sono state messe nelle condizioni di organizzare le visite didattiche

Tutti all’Expo! La macchina del ministero della Pubblica istruzione si è messa in moto per portare un esercito di studenti nei padiglioni dell’esposizione universale a Milano. Nei tre mesi e mezzo disponibili per le scuole saranno coinvolti 2 milioni di visitatori del mondo dell’istruzione: 1,3 milioni di ragazzi italiani e 700.000 dall’estero. E’ già tutto scritto. Anzi a fissare questi numeri ci aveva pensato l’ex inquilino di viale Trastevere, Maria Chiara Carrozza, che il 14 ottobre 2013 aveva firmato con Expo 2015 Spa, un protocollo d’intesa dove sono stati precisati questi dettagli. Una partita che vede un contributo finanziario da parte del Miur di due milioni di euro, come ha annunciato già nello scorso mese di ottobre il ministro Stefania Giannini. La macchina per attivare le scuole e farle partecipare è già stata messa in moto: università, accademie, conservatori, enti di ricerca, uffici scolastici regionali, scuole, consulte provinciali degli studenti, forum nazionali dei genitori e ogni altra istituzione che si occupi di ricerca e sviluppo, dovrebbe aver già ricevuto da Roma l’invito a partecipare alle iniziative messe in atto a favore dell’Expo 2015. Nel padiglione Italia ci sarà spazio, secondo quanto riportato dal protocollo, per un’area specifica dedicata all’accoglienza scolastica finalizzata a far presentare i lavori svolti da parte delle classi che saranno coinvolte. Ma non solo. Ci saranno due bandi di concorso: è già attivo il sito web www.progettoscuola.expo2015.org e all’interno di esso la piattaforma www.togetherinexpo2015.it che punta a far incontrare e comunicare tra loro scuole italiane ed estere che condivideranno i progetti realizzati insieme. La piattaforma, solo in lingua italiana, francese e inglese nonostante l’esposizione sia universale, presenta materiali didattici e contributi di esperti attraverso video, infografiche e documenti interrativi.

A portare allievi ad Expo ci penserà anche il bando “La scuola per Expo 2015”: il concorso punta a valorizzare l’ideazione e la realizzazione di elaborati basati sull’utilizzo di tecnologie digitali su temi della alimentazione sicura, sana, sufficiente. Tra i premi messi in palio c’è l’organizzazione di visite didattiche presso i padiglioni. Tutti gli altri ragazzi che parteciperanno dovranno pagare 10 euro. Nel protocollo, Expo Spa, “propone e auspica l’adozione di misure atte a facilitare l’accesso agli studenti al sito espositivo e l’accoglienza delle scuole che inseriranno la visita a Expo all’interno di un viaggio didattico di più giorni”, ma per ora sul sito dedicato agli istituti non si trova traccia di alcuna agevolazione. Nemmeno Foody, la mascotte di Expo, pronta a rispondere a ogni domanda via chat è precisa e alla domanda: “Ci sono agevolazioni treno o aereo per le scuole che vogliono visitare l’esposizione?”, la risposta è la seguente: “Expo Milano 2015 definirà nei prossimi mesi le convenzioni delle quali potranno avvalersi le scuole per l’organizzazione della visita didattica a Expo Milano 2015. Saranno attivate convenzioni con gli ostelli della Lombardia coerenti con le esigenze economiche delle scuole. Expo sta lavorando in stretta collaborazione con il Miur per aumentare la rete delle strutture ricettive disponibili”. Una situazione che mette in difficoltà le scuole costrette già ora a stabilire budget per programmare le uscite didattiche. Eppure il 1 maggio, giorno dell’inaugurazione di Expo, non sembra tanto lontano.