Società

Psicologia: sul tradimento

Mio padre non ha mai aperto con le chiavi, ha sempre suonato alla porta. Mia madre apriva, lo salutava e gli dava un bacio, dopo essere stata il pomeriggio con me e mio fratello. Tradimento.

I miei la sera chiudevano la porta della loro stanza quando andavano a dormire. Tradimento

Il mio compagno di banco ha deciso di cambiare posto. Tradimento.

Mio padre canta e recita a soggetto dovunque si trovi. Tradimento.

La mia ragazza ha deciso di andare in Erasmus, niente meno che negli Stati Uniti. Tradimento

La mia ragazza si è invaghita di un altro, magari una cosa passeggera. Tradimento.

A mia moglie piace ballare, ce l’ha nel sangue, a me no e faccio sempre da tappezzeria. Tradimento.

Mia sorella si ammala senza speranza. Tradimento.

Mio figlio ha un incidente. Tradimento.

Mia figlia si attarda a fare colazione la mattina quando scalpito andare a lavorare in orario e devo prima accompagnarla a scuola. Tradimento.

Mia figlia ha una grave disabilità. Tradimento.

Mio figlio, nonostante non abbia nulla da rimproveragli, non trova lavoro. Tradimento.

La mia canoa improvvisamente, dopo anni di assoluta fedeltà, si rovescia e mi fa ritrovare in acqua. Tradimento. Per questo l’ho punita lasciandola dieci anni in garage, ora l’ho perdonata.

La mia canoa… la mia canoa?  Dopo tutti gli esempi che ho fatto sembrerebbe la cosa più banale, essendo in realtà una vera e propria cosa, invece la sto trattando alla stregua di un essere umano. Forse perché per la prima volta ho sentito una vocina che mi ha detto: “Ma che vuoi? Io sono di plastica, sei tu che pagai!”.