Politica

Matrimoni gay, base FI più favorevole di quella Pd. Scalfarotto: “Molti cattolici”

In Forza Italia gli elettori favorevoli al matrimonio gay superano quelli del Pd. Dati dell'ultimo atlante politico di Demos, che traccia la nuova geografia del consenso di Renzi. Scalfarotto: "Siamo tanti, con tanti cattolici". Santanchè: "B. ci dirà come la pensa"

Il 64 per cento degli elettori di Forza Italia è favorevole ai matrimoni gay. Nel Pd lo è appena il 56 per cento. È quanto emerso dal sondaggio di Demos sul ‘Gradimento politico di Renzi’ per il quotidiano La Repubblica. Meglio fanno solo Sel e il resto della sinistra extraparlamentare, con il 74% di favorevoli, e il Movimento 5 stelle, con il 72 per cento. Lega Nord e Fratelli d’Italia si fermano al 30, con un 15 per cento di elettori che dichiara di non saper scegliere. Fanalino di coda rimangono i centristi di Ncd e Udc, con il 92 per cento di contrari ai matrimonio per le persone dello stesso sesso.

E proprio lo spostamento dell’elettorato cattolico spiegherebbe il sorpasso della base forzista sul fronte dei diritti civili. “Nel Pd esiste probabilmente una presenza cattolica ampia che può giustificare questo dato”, commenta il democrat Ivan Scalfarotto, che su Forza Italia aggiunge: “Loro hanno perso una parte, quelli di Alfano, che sono tra i più sfavorevoli”. Una “parte” che ora si trova nella maggioranza di governo guidata dal segretario del Pd Renzi. “Il Pd guidato da Renzi ha un consenso che supera il 40%. Con una platea che è tre volte quella di Forza Italia, non è un dato di cui stupirci”, continua. Un’analisi, questa di Scalfarotto, confortata dal dato generale, che vede il totale degli elettori italiani favorevoli per il 55%, percentuale che coincide con la posizione espressa dagli elettori democratici. “Non posso che rallegrarmi per il dato su Forza Italia, e non dobbiamo stupirci, questa è la tendenza in tutti i grandi partiti del centrodestra europeo”, chiude Scalfarotto, e sul 42% di contrari nella base del Pd aggiunge: “Sono comunque una minoranza”.

E in minoranza, parliamo però di Forza Italia, sembra trovarsi Daniela Santanchè. “Io rimango della mia idea: sì a una legge che tuteli i diritti, ma il matrimonio rimane quello tra uomo e donna. E sulle adozioni, se necessario, darò battaglia: i minori non devono subire le decisioni degli adulti”. Ma un segnale che il partito di Berlusconi non è indifferente ai tempi che cambiano è la recente istituzione di un dipartimento per i diritti civili guidato da Mara Carfagna. “Ci dirà lei come la pensano gli eletti di Forza Italia, io non lo so”, spiega la Santanchè, certa che i suoi saranno capaci di fare una sintesi. “Non possono decidere sindaci e magistrati, noi politici non possiamo fare gli struzzi e il vuoto normativo va colmato”. E Berlusconi come la pensa? “Non ho mai parlato con lui di questi temi, ce lo dirà lui, spero”. Questo proprio nelle ore in cui ad Arcore si attende l’arrivo di Vladimir Luxuria, ospite del Cavaliere dopo che Francesca Pascale era stata ospite di Luxuria al Gay Village di Roma. “Se l’ha invitata avrà i suoi motivi”, commenta Daniela Santanchè, che rilancia: “Finché non invita il traditore Angelino Alfano va tutto bene”