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Ghoncheh Ghavami, rinviata a giudizio l’iraniana che voleva vedere volley maschile

La studentessa protestava contro una legge che non permette alle donne di assistere ad eventi sportivi in cui giocano gli uomini. E' rinchiusa a Teheran da 87 giorni, l'accusa è di propaganda contro il governo. Per lei è intervenuto il ministro degli Esteri britannico

Rinviata a giudizio per “propaganda contro il governo“. Sono le ultime notizie relative a Ghoncheh Ghavami, la ragazza anglo-iraniana arrestata a giugno per aver tentato di assistere alla partita di World League maschile Iran-Italia disputata a Teheran. In Iran è vietato alle donne accedere a manifestazioni sportive maschili. La 25enne è rinchiusa nel carcere per oppositori politici di Evin, sempre nella capitale iraniana.

E’ stato un amico di Ghoncheh, tramite il quotidiano Telegraph, a rendere nota la notizia: la ragazza ha telefonato a casa e ha comunicato ai familiari di essere stata rinviata a giudizio.
La reclusione della studentessa anglo-iraniana ha suscitato un vero e proprio caso internazionale. Dopo numerosi appelli da parte della famiglia e del web affinché il Regno Unito si occupasse del caso, il 22 settembre a New York, in occasione del vertice Onu, il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond, aveva sollevato il caso in un confronto con Mohammed Zarif, titolare del Ministero Affari Esteri iraniano. Per Ghoncheh, l’intervento del Governo britannico potrebbe essere stato determinante.