Musica

Il rock ai tempi di Kekko dei Modà

Mi costituisco. Almeno vi risparmio la fatica di scaricare bile sul sottoscritto, e al sottoscritto, cioè a me stesso, risparmio la fatica di scansare la vostra bile. Se scrivo quello che sto per scrivere è perché rosico. Sono, con ogni probabilità, l’ultimo uomo sulla terra cui Kekko dei Modà non ha scritto una canzone. E di conseguenza, tutte le belle parole che avete speso a commento del mio pezzo sui Die Antwoord non possono che attestarlo, sono l’ultimo uomo sulla terra che non sa cosa sia il rock.

Perché una cosa ci è chiara, leggendo articoli e dichiarazioni relative a tutto il resto dell’umanità che non sia io, cioè quelli a cui Kekko dei Modà, uomo generoso e prolifico, ha regalato una sua canzone, il tocco magico dell’autore di Arriverà e Muchaca è in grado di infondere il rock in chiunque, si tratti di Emma, di Annalisa, di Anna Tatangelo o del tizio dei Dear Jack (sì, lo so, la notizia vi coglie di sorpresa, probabilmente vi spiazza, disorientandovi, come quando ci si sveglia di soprassalto in un letto che non è il nostro, in una città che non è la nostra, in un corpo che non è il nostro, lo so, è difficile da metabolizzare, come notizia, ma i Dear Jack non sono i Modà, sono due gruppi distinti, con cantanti distinti, con canzoni… no, vabbè, come non detto).

Googolatelo, se non ci credete, provate a mettere uno di questi nomi, ma la lista potrebbe allungarsi con altri nomi, tipo Francesco Renga, Alessandra Amoroso, Loredana Errore o Bianca Atzei ( sì, lo so, la notizia vi coglie di sorpresa, probabilmente vi spiazza, disorientandovi, come quando ci si sveglia di soprassalto in un letto che non è il nostro, in una città che non è la nostra, in un corpo che non è il nostro, lo so, è difficile da metabolizzare, come notizia, ma Bianca Atzei è una cantante, nel senso, è una che oltre a trovarsi a fianco di praticamente chiunque canti e ambisca a passare in determinati network radiofonici ha anche una sua carriera da cantante).

Questi i fatti: Kekko scrive una canzone per te. La scrive alla sua maniera, parlando di mare, di vento, di cielo. Ci mette del melodramma, ovviamente, note difficili tra beccare. Lui ci riesce, perché ha la voce che ha, ma la canzone che ha appena scritto l’ha scritta per te. Ed è ovviamente rock. Tu la canti, arrivi primo in classifica, o pensi che questo succederà, magari in virtù del fatto che lui le hit le sa scrivere e che i network di cui sopra poi lo passeranno, il brano che Kekko ha scritto per te, perché i network di cui sopra gli vogliono bene, a Kekko dei Modà. Lui ti scrive la canzone, tu la canti, e subito ti senti in dovere di dire che è la tua “svolta rock”. Fossi uno di quelli che mi ha insultato ripetutamente perché ho detto che i Die Antwoord sono la perfetta incarnazione del rock oggi dovrei dire che oltre a sentirti in diritto di dirlo, ti senti stranamente in diritto di dirlo. Perché, è un fatto, Die Antwoord o Pearl Jam che siano, il rock con queste benedette canzoni scritte da Kekko non c’entra nulla. Le possiamo sentire, anzi, spesso le dobbiamo sentire, visto l’heavy rotation di cui beneficiano, santi network radiofonici, e su questo siamo tutti d’accordo.

Poi succede, però, che Kekko scriva una canzone come Muchacha. Sì, quella che recita qualcosa a proposito dell’essere una “muchacha troppo sexy”, la scrive e si dice, con ogni probabilità, “e ora a chi la regalo questa canzone?”. Poi, illuminato da un Dio benigno e burlone, la regala a Anna Tatangelo, che in effetti muchacha sexy, il video visualizzato due milioni di volte lo attesta, potrebbe anche esserlo. E succede che Anna, che finalmente ha una canzone che possa scalzare dalla categoria “canzoni di Anna Tatangelo che la gente conosce” il suo solo brano fin qui passato alla storia, la colonna sonora dello spot di Coconuda, dopo averla cantata e aver girato il video in cui, smemorata, canta senza vestiti, sarà magari stato anche il caldo, mica solo la mancanza di memoria, lei, Anna Tatangelo, la muchacha troppo sexy, dica: “questa è la mia svolta rock, grazie a Kekko dei Modà”.

Ecco, lo confesso, io sono uno di quei due milioni di persone che ha visualizzato il video della Tatangelo. E sono il solo tra questi a non aver beneficiato di un brano scritto da Kekko dei Modà. Avrò ben diritto di rosicare, o no?