Musica

John Lennon, il killer: “Mi dispiace aver causato dolore. Sono stato un idiota”

Mark David Chapman ha raccontato che continua a ricevere lettere dai fan addolorati del cantante inglese. Per l'ottava volta gli è stata rifiutata la libertà vigilata

Il killer di John Lennon, Mark David Chapman, ha raccontato che continua a ricevere lettere dai fan del cantante inglese, feriti e addolorati dal suo folle gesto, nonostante siano passati ben 34 anni. “Sono dispiaciuto – ha dichiarato Champan – per aver causato tutto questo dolore”. L’uomo aveva richiesto, per l’ottava volta, di ottenere la libertà vigilata, la settimana scorsa. “Mi dispiace – ha continuato – essermi comportato come un’idiota e aver scelto la strada sbagliata per la gloria”.

La sua richiesta è stata negata nuovamente e tre membri della giuria hanno spiegato che la libertà vigilata “avrebbe sminuito la natura del reato e minato il rispetto della legge”. Chapman sparò cinque colpi a Lennon davanti alla sua residenza, il Dakota Building, nell’Upper West Side di Manhattan. La scorsa settimana, Chapman aveva detto alla giuria che avrebbe capito se loro gli avessero negato la richiesta di libertà vigilata basandosi solo sul numero delle persone che aveva ferito. “Tante, tantissime persone lo hanno amato – ha detto -. Era un uomo grandioso e talentuoso e loro stanno ancora soffrendo per lui. E quel che conta di più è che sto ancora ricevendo lettere da loro. Non è un crimine come un altro”. Attualmente Chapman si trova al ‘Wende Correctional Facility‘ a Buffalo, New York, e potrà ripresentare una richiesta per i domiciliari tra due anni.