Cronaca

Strage di Bologna, presidente familiari vittime: “Vicini a Nino Di Matteo

In occasione del trentaquattresimo anniversario della strage fascista che fece 85 morti e 200 feriti, migliaia di persone sono scese in piazza a Bologna per ricordare quel sabato mattina d’agosto. Paolo Bolognesi, a capo della associazione che raggruppa di chi fu coinvolto nella tragedia (è anche deputato Pd), dal palco si è dichiarato a fianco del pm della trattativa Stato-Mafia. Come rappresentante del governo, sul palco montato in stazione, il romagnolo Giuliano Poletti, titolare del Lavoro: “Il Governo italiano non dimentica né questa né nessuna altra strage né nessun altro atto di terrorismo“, ha detto il ministro che poi si è detto a favore dell’introduzione del reato di depistaggio. Ma i tanti sopravvissuti e familiari delle vittime, attendono di vedere i fatti: “Non crediamo più a nessuno”, spiega la sorella di Mirella Fornasari, morta nella strage mentre lavorava. “E’ 34 anni che il governo promette”, le fa eco un’altra parente  di David Marceddu