Cronaca

Tavecchio, i compaesani di Ponte Lambro: “Non è razzista, vittima dei poteri forti”

A Ponte Lambro Carlo Tavecchio non solo ci è nato. Nel paesino della provincia di Como ha anche fatto il sindaco per 20 anni. Dopo il polverone sollevato per il suo intervento razzista sugli stranieri mangiabanane, i suoi compaesani lo difendono. Sono tutti concordi sul fatto che la frase detta con molta leggerezza sul calciatore della Lazio Opti Pobà non sia un commento razzista, ma un’uscita infelice. Ad ogni modo i cittadini si dividono tra coloro che sostengono comunque la sua candidatura alla presidenza della Figc e quelli che invece ritengono che abbia fatto “già troppi danni”. L’ex sindaco non era presente nella sua abitazione e la moglie, prima di augurarci delle “buone interviste” ha chiesto di rivolgere a lui qualsiasi domanda di Mario Catania