Scienza

Contro Stamina, lo Stato siamo noi

La Regione Lombardia ha elaborato un documento di indagine conoscitiva sul metodo Stamina con molte parole ma nessuna spiegazione nel merito. Se fossi un consigliere di opposizione, che spesso contesta ma non impone, chiederei al Presidente Maroni, all’assessore della sanità Mantovani ed ai componenti della commissione di rispondere a due semplici domande rimaste inevase:

Lo Stato dov’è? Il Presidente della Repubblica che è a capo della magistratura non dice nulla? Il Presidente del Consiglio? Il ministro della Salute? Qualche parola vaga ma sostanzialmente tutti latitanti che scaricano ad altri quello che loro potrebbero decidere.

Poi c’è la magistratura che da un lato indaga e dall’altro impone sostituendosi spesso allo Stato che lascia soli i cittadini indifesi. Così fra pochi giorni riprendono le infusioni su una bambina che fu ricevuta anche da Papa Francesco, lui si in modo compassionevole ma sfruttato mediaticamente a sua insaputa. Ma lo Stato siamo noi. Occorre farsi sentire da cittadini senza essere sudditi. Propongo l’arresto immediato di Vannoni per appropriazione indebita ai danni dello Stato. Forse lontano dalla sua villa dorata, con il sedere non proprio sulla sua amata Porsche, anche lui, che si erge a “paladino” di chi soffre, comincerebbe a spiegare.

Ricordate tangentopoli? Spesso bastava il “tintinnio delle manette” per far parlare. Così finalmente sapremo cosa mette dentro quella siringa esposta come trofeo dal compare Andolina. Lo Stato, che manca totalmente, dovrebbe difendere per primo quei genitori disperati in balia di loschi personaggi. Come diceva Tacito “più uno Stato è corrotto più fa leggi” ed in esse si perde non riuscendo nemmeno ad interpretarle, istituisce commissioni e consigli di saggi per districarsi. Ed in tutta questa complessità lascia autostrade aperte alla delinquenza, perché di questo si tratta. Per questo è importante un valido sistema di controllo che smascheri, visitando i pazienti, i truffatori. Che qualcuno fermi questa indecenza italiana.