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Equitalia: “La mini-sanatoria delle cartelle ha prodotto incasso di 700 milioni”

Oltre 700 milioni di euro che i contribuenti avevano in sospeso con il fisco. E’ l’incasso portato a casa da Equitalia con la mini-sanatoria delle cartelle esattoriali, avviata con la legge di Stabilità dello scorso anno con una finestra che è stata prorogata fino al 15 giugno. Un buon risultato per l’erario, ma anche per i cittadini che avevano un conto aperto con il fisco, che hanno potuto saldare i loro debiti (non solo sui tributi erariali, ma anche ad esempio su bollo auto e multe per aver violato il codice della strada) pagando in un’unica soluzione, senza interessi, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’ente di riscossione entro il 31 ottobre 2013.

Adesso, ricorda l’agenzia, sta ripartendo la riscossione attraverso le normali procedure, che interesserà, secondo Equitalia “una rilevante platea di contribuenti”. E gli “sportelli amici”, sono pronti, assicura Equitalia, a dare assistenza ai cittadini. Un lavoro che peraltro si potrebbe intensificare se prenderà forma l’idea della “casa del contribuente” che il governo starebbe valutando per la riforma di Equitalia. Riforma che, in attuazione della delega fiscale, dovrebbe essere varata a settembre, sempre che non si scelga di accelerare anche per arginare la proposta di abolirla del Movimento Cinque Stelle, che giovedì ha avviato il suo iter in commissione e che è stata calendarizzata in Aula per il 21 luglio. Intanto l’agenzia ha messo a punto anche un vademecum per i aiutare i contribuenti a orientarsi.

SPORTELLO AMICO O CONSULENZA VIA WEB E NUMERO VERDE – Per risolvere dubbi e problemi con le cartelle, Equitalia ha aperto in tutta Italia il servizio “sportello amico”, cui si affianca ora anche lo “sportello amico imprese”. Tra i servizi web (www.gruppoequitalia.it) è possibile verificare la propria situazione debitoria, simulare un piano di rateazione, inviare una richiesta di sospensione della riscossione. Attivo anche un numero verde 24 ore su 24 (800.178.078, gratuito da rete fissa oppure +39 02.3679.3679 a pagamento da cellulare e estero) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.

PAGAMENTI “COMODI” – Molte le possibilità per i pagamenti: online sul sito di Equitalia, o in uffici postali, sportelli bancari, tabaccai convenzionati con banca ITB, ricevitorie Sisal e Lottomatica, o attraverso le funzionalità di home banking.

RATE, SOSPENSIONI E COMPENSAZIONI – La rateizzazione è lo strumento principale per agevolare i pagamenti dei contribuenti in difficoltà. Per debiti fino a 50mila euro è sufficiente una semplice domanda. E’ possibile ottenere un piano di pagamenti dilazionato fino a 10 anni, prorogare una rateizzazione già in corso o chiederne una successiva in caso di nuove cartelle. Entro il 31 luglio chi ha perso il diritto alla rateazione perché non in regola con i pagamenti al 22 giugno 2013, può chiedere di essere riammesso fino a un massimo di 72 rate. Per chi vanta dei crediti erariali o commerciali nei confronti della pubblica ammnistrazione è possibile procedere alla compensazione. Il contribuente può chiedere direttamente a Equitalia la sospensione della riscossione se ritiene di non dover pagare le somme richieste dagli enti creditori. 

TUTELE PER I CONTRIBUENTI – Prima di attivare le procedure cautelari (fermo e ipoteca, quest’ultima solo per chi ha debiti superiori a 20mila euro) o quelle esecutive (pignoramento) il cittadino viene avvisato in anticipo con apposite comunicazioni. Può essere disposto il blocco dei veicoli intestati al debitore tramite iscrizione del fermo amministrativo, ma non se il veicolo serve a svolgere il proprio lavoro. Dal pignoramento è esclusa la prima casa mentre per gli altri immobili si può procedere in caso di debiti oltre i 120mila euro. In caso di azioni su stipendi o pensioni, la quota pignorabile procede per gradi (da un decimo a un quinto). E sui conti correnti non è comunque possibile includere l’ultimo stipendio o pensione.