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Mondadori aumenta capitale e vende azioni. Obiettivo 30 milioni di euro

Operazione finalizzata al "rafforzamento della struttura finanziaria". La holding dei Berlusconi, Fininvest, lima la partecipazione ma resta al controllo con il 50,02% (dal 53,061 per cento)

Mondadori rompe gli indugi e trova una via per finanziarsi senza passare per il semaforo del rating e, quindi, sui relativi oneri. La casa editrice della famiglia Berlusconi che sta tentando un’inversione di tendenza nei risultati economici grazie soprattutto al contenimento dei costi, ha annunciato un mini aumento di capitale e una contestuale vendita delle nuove azioni sul mercato finalizzata al “rafforzamento della struttura finanziaria” del gruppo, grazie a un incasso che gli analisti stimano in una trentina di milioni di euro. 

In dettaglio la ricapitalizzazione sarà di un massimo di 15 milioni di azioni, cioè il 6,09% dell’attuale capitale sociale, mentre la vendita di titoli propri riguarderà 14.953.500 pezzi, cioè il 6,07 per cento. Attualmente il titolo Mondadori in Borsa quota 1,153 euro e, secondo gli operatori, sconti compresi il gruppo punta a un incasso anche di poco superiore ai 30 milioni. Il prezzo definitivo di sottoscrizione delle nuove azioni, che sarà pari a quello di cessione delle azioni proprie, sarà comunque determinato dopo l’attività di raccolta di domanda presso gli investitori istituzionali (book building) che “avrà inizio immediatamente e potrà essere conclusa in qualsiasi momento”. 

Alla fine dell’operazione la holding Fininvest, attualmente al 53,061% dell’editrice, manterrà la simbolica maggioranza assoluta della casa editrice, con una quota del 50,02 per cento.  L’operazione che sarà curata da Banca Imi (Intesa Sanpaolo) e Unicredit, sottolinea la società, consentirà a Mondadori “di ampliare, limitando nel contempo gli effetti diluitivi per gli azionisti preesistenti, la propria base azionaria”. Giropoltrone, intanto, tra le prime fila dei manager con Oddone Pozzi, manager storico della Giochi preziosi, che è diventato direttore Finanza, acquisti e sistemi informativi della società “a diretto riporto dell’amministratore delegato Ernesto Mauri“. Pozzi è stato cooptato nel cda in sostituzione del suo predecessore Carlo Maria Vismara che, da tempo e per ragioni strettamente personali, aveva annunciato la sua uscita dalla Mondadori.