Cronaca

Ilva, l’ex ministro Gnudi nuovo commissario. Prende il posto di Bondi

La nomina dell'ex ministro del governo Monti nel consiglio dei ministri. Renzi aveva chiesto un cambio di passo per una vicenda che si fa sempre più complicata

Cambio della guardia per la gestione dell’Ilva. Piero Gnudi è stato nominato commissario al posto di Enrico Bondi per il quale è scaduto il mandato. Il governo ha deciso di rinunciare alla collaborazione di Bondi e glielo ha comunicato mercoledì nel tardo pomeriggio. Per non lasciare come sospesa nel vuoto la maggiore acciaieria europea e i suoi 12 mila addetti, è stato subito trovato il sostituto. La situazione è delicata, non solo al punto di vista giudiziario: le banche milanesi paventano di perdere la loro montagna di crediti. In precedenza erano circolati anche i nomi di Massimo Tononi e Fulvio Conti. Il “cambio di passo” chiesto da Renzi l’altra settimana, insomma, c’è stato. Ed è un cambio di passo che accelera, in un senso o nell’altro, la vicenda Ilva. Vicenda che, negli ultimi dieci giorni, ha avuto appunto quattro novità salienti: la disponibilità dichiarata dai Riva in una intervista al Sole 24 Ore a fare parte di una cordata con altri imprenditori, l’incontro a Roma fra Governo e Arcelor Mittal, il tentativo dei Riva di fare cambiare sede al processo per associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale che inizierà a Taranto il 19 giugno e, adesso, l’uscita di scena di Bondi.

Piero Gnudi è stato ministro per lo sport, il turismo e gli affari regionali durante il governo di Mario Monti. E’ molto legato anche a Romano Prodi, ma ha avuto rapporti con tutto il mondo politico ed economico. Il dirigente d’azienda è stato tra l’altro presidente di Enel per 9 anni e in precedenza di Iri, oltre che consigliere di Unicredit e Eni.